MELE DIMENTICATE

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Grillo, Miss Italia, il bello e dannato presunto assassino di Garlasco e Oliviero Toscani con la sua foto scioc contro l´anoressia. Sulla blogosfera questi sono gli argomenti del giorno, li stessi che vedi in tv, che forse il gran pastone dell´informazione stia tentando di inglobare i bloggaroli? (piaciuta questa?)

C´è anche dell´altro nel mondo, ci sono le mele dimenticate, ad esempio. Che non sono, come il nome potrebbe far intendere, frutti lasciati distrattamente sui treni o negli aeroporti, ma vecchie varietà di mele desuete e pressochè introvabili, espulse dal mercato contemporaneo e soppiantate dalle nuove varietà di origine australiana o americana. “Mele dimenticate” mi sembrava solo la miglior trasposizione possibile di alte Apfelsorten in italiano.

In previsione della odierna mattinata piovosa, ieri ho raccolto delle Spitz Lederer, che poi sarebbero quelle della foto. Appena raccolte sono immangiabili, ma dopo un paio di settimane hanno un sapore molto intenso, se proprio uno ci vuole trovare un difetto, la scorza è un po’ duretta e rugosa rispetto allo standard odierno. Ma proprio per questo le Lederer si conservano tranquillamente per mesi senza l´ausilio di celle frigorifere, quando avvizziscono il loro sapore migliora e non necessitano di trattamenti antiparassitari ( la rugginosità è una caratteristica e non un difetto, e il baco della mela non riesce a penetrare nella loro scorzaccia).

Vedendo queste mele sul mio stand, in molti si meravigliano non solo  che io ne abbia ancora, ma che ne abbia talmente tante da poterle vendere, e si immaginano un vecchio albero davanti a casa, sopravvissuto alla pulizia etnica dei pomari.

La realtà è meno romantica, una decina di anni fa comprai un centinaio di piantine di mele rimaste invendute ( erano delle Golden Delicious), andai in giro a cercare dei rametti di mele dimenticate ( non solo Lederer, ma anche Champagner, Kalvill, etc.)  e li innestai sulle Golden. Ci ho provato, ed è andata bene

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25 Risposte to “MELE DIMENTICATE”

  1. aghost Says:

    se ti interessano le “mele perdute” (ma anche pere ecc), ti segnalo che in val di non c’e’ un tizio che s’e’ messo in testa di salvare le specie rare dallo stermino della moncoltura golden: ha messo su un vivaio per hobby e lui regala le piantine a chiunque gliele chieda (ovviamente nei limiti delle sue possibilità poiché di professione fa l’avvocato)

    Info qui (L’avvocato dei sapori perduti)
    http://www.girovagandointrentino.it/puntate/2004/primavera/val_di_non/val_di_non.htm

  2. roselia Says:

    ah ecco sei un manipolatore genetico! …di successo! 🙂

  3. newyorker Says:

    quando passo dalle tue parti resto sempre affascinato da quei campi di mele e da quella magnifica pista ciclabile senza fine….ti reputo un privilegiato 🙂
    PS: non dirmi che appendi anche le bottiglie per fare la grappa williams!!!

  4. La guressa Says:

    ebbene le assaggeremo queste Lederer!

    Oscar, si parla anche di te nel mio ultimo post…

  5. artemisia65 Says:

    sei un grande
    davvero!
    🙂

  6. Aleyakke Says:

    mi piace questo tuo parlare da innamorato della terra dei rami delle mele, soprattutto quelle dimenticate, o poco propagandate (c’è gente che chiede le mele Melinda come se fosse un genere di mela), quelle che vedo sul ramo, potrebbero essere quelle che da noi si chiamano Renette (buone per lo strudhel, o forse no, fammi sapere?
    Ti voglio fare una confidenza: io vado matto per le mele Annourche, che la leggenda vuole siano localizzate in Campania, piccole rosse e che non sanno di mela, lasciate maturare nella paglia, si trovano raramente e hanno un prezzo che oscilla tra i 2 € e i 3 € il chilo, ne riesco a sgranocchiare anche tre in più occasione nella giornata.

    Quiz: tu le produci? e se sì se ne possono avere via postacelere?
    ciao Oscar
    Alex

    A proposito nell’incipit parli di Toscani…

  7. Andrea Opletal Says:

    cavoli ma sei sempre in mezzo agli alberi …. !!!!
    buone le meleee…. ne sono avanzate!

  8. derFrankie Says:

    Ahh le Lederer – le mie preferite. La mia familia ha cercato di recuperare qualche albero. Ed il “pelzen” (innestare) non ha funzionato purtroppo non ha funzionato. È bello sentire che le vendi anche, di solito si doveva sapere quale contadino aveva ancora un albero e ordinare qualche cassetta in anticipo. Forse si potrebbe creare un “presidio slow food” per queste mele perdute in modo che la varietà ritorni nei nostri frutteti.

  9. mimhe Says:

    Evviva le mele!

  10. Lune :) Says:

    spero di non cadere in disgrazia, ma la mia mele preferita è proprio la golden delicius…. perché e cosi buona DOLCE!!!! 🙂

  11. Bakunin Says:

    C’è chi dedica poesie alle “mele dimenticate”:

    La terra di Campania, alquanto generosa
    Disse una volta a Dio: ti voglio dir qualcosa
    Son terra di poeti e di talenti estrosi
    Dai gusti raffinati e del mangiar viziosi.

    Tu li facesti ricchi d’amore e sentimenti
    Ed io farei di più rendendoli contenti
    Se completar volessi…con la tua mano esperta
    Miracolar potresti la terra di Caserta.

    Parlato forse ho troppo, dicendo cosa turca!
    Ti posso suggerire la mela rossa Annurca?
    Ho conservato i semi che mi donasti un giorno
    Dimmi di si e li sperdo col vento tutt’intorno.

    E l’impetuoso vento con lampi e forti tuoni
    li spargerà con grazia in Val di Maddaloni
    Tu crescerli farai prima che sia mattino
    e mi trasformerai d’un tratto in un giardino.

    Giovanni Chiodelli

  12. Uyulala Says:

    Come per le mele è così più o meno per tutti i frutti della terra. Io sono una appassionata di peperoni per esempio e da noi è diventato impossibile trovare le varietà piccanti (e parlo di peperoni-peperoni, no di peperoncino)

  13. Kijio Says:

    c’e’ davvero tantissima frutta dimenticata. Qui in toscana/umbria/lazio ci sono ancora sulle rive dei torrenti dei vecchi meli che fanno delle meline piccole ma dolcissime, ricordo di vecchie coltivazioni. Quando posso mi fermo e casualmente i rami sporgenti sulla strada vengono “depredati” dal sottoscritto. Sono davvero ottime, dolcissime senza peraltro stuccare .. peccato che la gente sia fissata, o meglio si appecoroni alle mode del “bello grosso e lucido”. Come al solito l’apparenza e la pubblicita’ supera il contenuto.
    Scusa lo spallamento … ma vado a finire sempre li’ … frustrazione post-parto (ossia il mio di 60 anni fa)? 😛

  14. newyorker Says:

    ok, tutto ciò premesso, una buona torta di mele ci starebbe bene, yes?
    ps: e non dimenticare la williams!

  15. Oscar Ferrari Says:

    AGHOST, grazie della segnalazione, penso proprio che mi metterò in contatto con lui
    ROSELIA, manipolatore si, ma mica solo genetico…
    NEWYORKER, se riesco provo il colpaccio, grappa al rapanello..sai che rutti…
    GURESSA, pensa che per fare una tua tetta ce ne vogliono otto
    ARTEMISIA, troppo buona… speriamo di no
    ALEY facciamo come nello spot Marlene, procurati il guantone da baseball che io te le tiro direttamente dall´albero
    ANDREA, tranquillo, ce n´è per tutti, quasi
    FRANKIE, forse qui a Bolzano puoi trovare anche la pianta già innestata, in qualche giardineria. Certo non te la regalano..
    MIMHE, hai ragione, evviva le mele e non solo quelle che si mangiano
    BAKUNIN, le Annurche mi mancano, non si può fare di tutto
    UYULALA, è vero, i peperoni commerciali hanno la polpa grossa e sanno di acqua e zucchero
    KIJIO, è vero: il primo parto non si scorda mai

  16. Gianni Says:

    Bene a sapersi, davanti alla fermata dell’autobus, sul marciapiede, in Viale Druso vicino al mio ufficio c’e’ na pianta di Lederer (che tutti pensano siano immangiabili, io pure fino ad ora…Grazie Oscar…), dopo le raccolgo e mo le vendo..
    A quanto posso venderle al Kg???

  17. francesco Says:

    Io ho un paio di alberi di mele. Mi vergogno a drlo ma non so che mele sono. Posso inviarti una foto? Credo siano una varietà molto rustica perché quest’anno non ho fatto nessun trattamento e, tutto sommato sono abbastanza sane.
    Ci sono anche altri alberi da frutto ma non so come potarli. Gli anni scorsi veniva un pensionato a fare questo lavoro. Non è del mestiere e, siccome non ero sicuro facesse la cosa giusta ho provato a lasciare tutto come stava. Con risultati un po’ così così. Il fatto è che sono in una zona di parco fluviale e ci sono moltissimi uccelli particolari e anche animali come scoiattoli per cui non vorrei mettere dei veleni.
    Hai qualche suggerimento.

    Ciao e grazie per eventuali suggerimenti

  18. xeena Says:

    Ho notato pure io quella di “iglobare i bloggaroli”,occhio allora a nn cascarci!

  19. Oscar Ferrari Says:

    GIANNI, adesso che quasi tutte le auto hanno il catalizzatore, le mele di Viale Druso sono molto scese di quotazione commerciale
    FRANCESCO, manda pure la foto a quartaclasse@libero.it, interessante la cosa
    XEENA, stavo appunto pensando di scrivere qualcosa sull´isola dei formosi

  20. La guressa Says:

    adesso non esageriamo peró! 3emezzo per tetta bastano

  21. La guressa Says:

    ah, non so se lo sai: adesso tutti i miei amici di Blog sanno che siamo amanti…

  22. enrico/babilonia Says:

    Senti Oscar a me le mele piacciono tanto, anche se sono profondo ignorante in materia. Insomma se sono gustose e sugose le mangio altrimenti tagliato un pezzettino le lascio. Prova a fare come lo spot delle Marlene, così magari lancio dopo lancio ne arriva una a casa mia e la mangio

  23. iso Says:

    Guressa, devo modificare la porta d’entrata??

  24. Giovanni Chiodelli Says:

    Io sono l’autore della poesia ” la mela annurca ” avrei gradito che si scrivesse anche che sono siciliano di Palermo, il che avrebbe evidenziato, agli occhi dei lettori, ancor più, il mio attaccamento alla vostra terra che amo per tanti motivi!
    Complimenti per il blog, è molto semplice e da adito a discussioni e argomentazioni varie. Rimango a disposizione di chiunque volesse comunicarmi qualcosa!
    Ciao
    Giovanni Chiodelli

  25. a.g. Says:

    “AGHOST, grazie della segnalazione, penso proprio che mi metterò in contatto con lui”

    l’hai poi contattato???

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