“vado via un attimo con mio cognato, tu intanto inizia che tra due minuti arrivo“. A volte è impressionante la quantità di legna che si riesce a tagliare in due minuti
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COSI’ PARLO’ L’ITALOCALABRESE
18 dicembre 2011VADO UN PO’ DI POESIA
21 marzo 2011Stormi di rettili primordiali predatori s’avventano sugli avventori ancora ignari al Bar della Stazione
Cadaveri di bimbi paraplegici ammucchiati, con gli arti inferiori orribilmente massacrati a bastonate
L’olezzo acre di membra putrefatte si sparge nella brughiera, eppure sembra non sia ancora sera
Sorelle defraudate dalle altrui virtù, a volte vere, a volte solo millantate
I giovani del posto raccolgono i ricci di mare, altrimenti i preziosi turisti si potrebbero ferire
Sul ciglio della strada nasce un fungo, un parroco irsuto lo scorge e inscena da solo un tango
Qualcuno su facebook gonfia il torace e trova anche quello che mette il mi piace
Magari ero anche partito bene ma poi…
adesso continuate voi
KUSCHELTIER E KUSCHELMENSCH
1 ottobre 2009È d’uopo come minimo [nel post precedente ho messo che lo era alla grande, ma pare che nessuno abbia apprezzato (stronzi che non siete altro) ] un aggiornamento su Miley, la cucciola di Bovaro di Stielike che ormai è entrata a pieno titolo come componente della famiglia Ferrari-Pichler.
Devo ammettere, suo malgrado, che Miley sta ampiamente rendendosi degna del suo ruolo di capostipite di questa nuova razza canina, sia a livello somatico che comportamentale. Ancora non riesce a dominare alcuni suoi istinti, ma il raggiungimento dell’equilibrio isologico stielikiano non pare più essere un’utopia. Giorni fa abbiamo organizzato un incontro degno di Maria de Filippi tra Miley e Shayla, sorelle separate della stessa cucciolata e relativi esseri umani affidatari. Officiante della cerimonia Tingo, il porcocane di Xeena che si è prodotto nella sua specialità, il correre a vanvera senza costrutto alcuno. Miley in quest’ occasione ha mostrato una discreta padronanza delle tecnica stielikista delle sfiancare l’avversario fino a renderselo complice, se non addirittura amico.
I suoi tratti somatici, ed in particolare le orecchie, sono certamente un indizio per stabilirne l’autoctonia,. Scorrendo nelle sue vene sangue di Bovaro Bernese e di Pastore Tedesco, Miley ha un orecchio sù ed uno giù, alternati a secondo dell’umore, del tempo atmosferico e di un’altra variabile che ancora non sono riuscito ad individuare. Una perfetta sintesi tra il “taca la bala ” di Herrera e il “Occ, pazènzia e bùs d’e cul” di Arrigo Sacchi.
Ma è nel comportanento, ed in particolare quello che attiene al momento di andare a dormire, che la ferrea logica stielikiana viene a manifestari. Miley, quando sente la frase “gheamol Haia” (ancora non sa l’italiano), va a ripararsi nel suo angolino portandosi dietro una bambolina di pezza. Logico al massimo, i cuccioli umani vanno a dormire con un Kuscheltier (un orsetto o un qualsiasi altro animale di pelùsc), lei da animale qual è, va a a nanna con un Kuschelmensch, la bambolina appunto
CHE NE DITE, MI METTO A FARE COVER?
7 luglio 2008È una storia che mi gronda in testa da parecchio, mi piacerebbe mettermi a cantare cover, anche solo giusto per vedere come viene. In vita mia avrò cantato in pubblico al massimo un paio di pezzi di altri, e non è che sia stato un gran che, anzi già che ci sono ve le racconto.
C´è stata una volta che, per una raccolta di fondi per qualche associazione di cui non prenderei la tessera neanche da morto, mi sono trovato in un contest dove una canzone la sceglievi tu e l´altra te la davano loro. Mi hanno affibbiato ” Mio fratello è figlio unico” di Rino Gaetano, l´ho cantata normalmente beccandomi applausi e complimenti per la scelta del pezzo. Vabbè, il secondo pezzo era “E io tra di voi” di Aznavour, che alla fine ha raccolto solo qualche timido battimani, ed era lo stesso pezzo col quale Battiato, un lustro dopo, ha fatto un successone. Fanculo.
L´altra volta è stata quando è morto Augusto Daolio, il cantante dei Nomadi. Anche lì, raccolta di fondi e l´importante è l´incasso. mi chiedono che pezzo voglio fare. Per me fa lo stesso, non sono mai stato un fan dei Nomadi, per me è roba da fricchettoni andati a male di testa, gli dico “fate voi” e mi propinano la “canzone per un´amica”, quella dove lei muore in un incidente stradale. Che palle di canzone, ma d´altronde le altre non è che siano meglio. Faccio il mio onesto dovere, l´importante è l´incasso.
Poi muoiono De Andrè e Battisti quasi in contemporanea e mi chiedono di partecipare ad un´altra storia del genere. Gli rispondo che no, basta, io coi morti non voglio avere più niente a che fare, al limite partecipo alla beneficenza pagando il biglietto, ma basta col far rivoltare i cadaveri nella tomba, sebbene a fin di bene. Al limite, bello sarebbe un concerto dove ognuno si porta il suo morto, chi canta una canzone di Piero Ciampi, chi una di De Andrè, chi una di Rino Gaetano. Per l´occasione farei un salto a Zocca a uccidere Vasco Rossi.
Torno allo spirito del post e vi confesso le cover che mi piacerebbe fare, se avete suggerimenti in merito ve ne sarò grato per sempre, intanto queste sono le cover che mi sentirei addosso meglio, con un cotrabbasso una batteria , un piano e io alla chitarra:
PERFECT DAY, di Lou Reed. BRUTTA, di Alessandro Canino. GLI OCCHI DI TUA MADRE, di Sandro Giacobbe. Un pezzo qualsiasi di Barry White e poi, su tutte, MA QUALE IDEA, di Pino D´Angiò. Per farvi un´idea della voce vi posto il pezzo che sento più mio tra tutti quelli che ho scritto, specialmente per quanto riguarda il testo
DI TUTTO, MA NON DI PIÙ
3 giugno 2008Tremendo, sono pieno di arretrati, dovrei dire la mia su un sacco di cose ma non riesco a trovare il tempo di farlo, anche colpa del pc che improvvisamente e senza un motivo plausibile, ogni tanto si spegne. Avesse le foglie, capirei subito perchè lo fa, magari soffre di carenza d´azoto o di ferro o ci sono parassiti o malattie fungine, ma il pc si spegne e basta, c´è solo da sperare che si metta a posto da solo, come la lavatrice della Brigida.
Comunque, qua in Südtirol stanno tutti impazzendo per una rana crocifissa esposta al nuovo museo d´arte contemporanea appena inaugurato. Schützen che protestano, quintali di lettere al quotidiano Dolomiten (la bibbia dei sudtirolesi), dibattiti dappertutto e tutto per una rana crocifissa che sarà stata una delle prime robe che mi sono arrivate per mail da quando ho internet, e saranno almeno dieci anni.
In più sabato c´era la festa della chiusura del Masetti, pensavo ci fosse qualcosa di coinvolgente e invece mi sono imbattuto in un concerto di un gruppo schifoso, per decenza non ne faccio il nome, anche perchè non lo ricordo perfettamente. Se c´è una cosa che ho sempre odiato è il rock da oratorio ( e per me dall´oratorio arrivano anche Elio e compagnia bella), quel pseudodemenzialgoliardico senza volontà d´offendere fatto di riprese di canzoni altrui rifatte con un umorismo e un groove degni di messa beat, una ciofeca suprema a livello musicale per tacere dei look da bocconiani poveri. Unica nota postiva la gnocca, ce n´era in abbondanza anche se era la tipica gnocca da canonica. E non è affatto un diminuitivo, la più grande chiavata collettiva della storia secondo me si è svolta a Tor Vergata durante il giubileo dei giovani, altro che Woodstock dove erano troppo fatti per darsi alle copule.
Per il resto, solo grigliate e lavoro. E una partita a risiko non finita, che avrei vinto con sagacia e scaltrezza se la Xeena non avesse scodellato dei punteggi miracolosi coi dadi. Alla fine sono comunque stato dichiarato vincitore morale della partita, il peggio che possa succedere. E oggi è pure il compleanno della Iso, dite che il solito cartone da sei di Teroldego Rotaliano va bene?
ECCO I VIDEO (e anche una barzelletta schifosa)
20 maggio 2008Ecco alcuni video caricati su youtube, altri seguiranno. Per vederli, cliccare sul titolo
Diventa duro, Violenza sui bambini, ‘na femmena particulare, Nonno, Estate, Bisogno d’affettato, Tientela, Sto male, Grazie alla vita, Testimoni di Geova, Lady Diana, Su per i Crozi dance, Umberta
Stiamo qui io e Silvano (alias Dr.Sly dei Bluemen) nell’ ufficio della Resmedia, che poi sarebbe la ditta di cui è socio fondatore. Lui taglia, prepara, incolla e scrive, io carico semplicemente i video su iutub e pian piano vanno tutti. Altro per il momento da scrivere non avrei, anche se la mancata convocazione di Pippuzzo Inzaghi per gli europei mi fa schiumare di rabbia come un bisonte yemenita iperabbeverato di cocacolazerocalorie. Ma come si fa, dico io, a lasciare a casa uno come Pippuzzo, uno che quando c’ è da buttarla dentro è sempre nel posto giusto?
Pazienza, intanto che i video si caricano magari vi racconto una barzelletta, la più schifosa che abbia mai sentito, non a caso me l’ ha raccontata Cabassa:
Allora, situazione classica del tipo che ha solo 5 euro e vuole sfogare le sue pulsioni sessuali con una prostituta. Ovviamente, con soli 5 euro non può pretendere un gran che e lo mandano via a male parole prostitute dall’ aspetto vieppiù scadente. Finchè, arrivato alla soglia della disperazione una di loro, dall’ animo evidentemente più gentile delle altre, lo indirizza da una sua collega che opera nelle vicinanze.
In un vicolo umido e buio, dove il silenzio è solo a tratti squarciato dallo zompettìo dei ratti e dai lamenti dei gatti in amore, accovacciata in mezzo a due cassonetti traboccanti di monnezza c’ è lei, l’ oggetto del desiderio che diventa realtà. Non è quello che si può definire la donna dei sogni, sta mangiando un panino e quando lui le confessa di avere solo 5 euro, lei sbavando ketchup risponde:
“per cinque euro te la faccio toccà”
lui acconsente e pagando in anticipo si appresta all’ atto a cui ha finalmente diritto. Ma mentre sta compiendo l’ agognato gesto, ritrae schifato la mano accusando:
“ma che, sei un uomo? hai il pisello!!” e lei, per nulla turbata, gli risponde:
“no, sto a cagà!”
Scusate, ecco alcuni dei video caricati, gli altri li aggiungerò man mano che saranno pronti
Diventa duro, Violenza sui bambini, ‘na femmena particulare, Nonno, Estate, Bisogno d’affettato, Tientela, Sto male, Grazie alla vita, Testimoni di Geova, Lady Diana, Su per i Crozi dance, Umberta
Mancano ancora una decina di canzoni, ci vorrà qualche giorno. Non abbiate paura
L´ULTIMO BALUARDO MASCHILE, IL BARBECUE
14 marzo 2008LA PSICOPOLIZIA A CUARTACLASSE
21 gennaio 2008Nessun allarmismo, Cuartaclasse, il programma di chi ha perso il treno, in onda ogni lunedì alle 22.35 su Radio Tandem, a Bolzano sui 98.400 MHz e nel resto del mondo qui, non sta per il momento subendo l´attacco delle milizie al soldo del grande fratello immaginato da Orwell in 1984. La Psicopolizia è semplicemente il nome del gruppo che stasera viene a farci visita, a presentare alcuni brani e naturalmente anche a discorrere amabilmente del più e del meno, di pentole e angurie, di parroci irsuti e del senno del durante che diventa del poi.
Intendiamoci subito, lo so anch´io che non si scrive un post su di un gruppo musicale non mollando nè un video, nè uno straccio di pezzo da ascoltare, nè una foto, ma tutto quello che ho a disposizione è un failin pedeef con un articolo di giornale scritto di traverso, un testo e le mie impressioni di quando li ho visti dal vivo. E su queste ultime vedo di basarmi.
La Psicopolizia che ho visto io sono un gruppo di onesti musicisti che supportano Pietro, un frontman sbraitante che può tranquillamente incarnare la negazione di Dio elevata a cantante. Il suddetto Pietro, un allampanato quarantenne che giustamente si esibisce appollaiato su uno sgabello-trespolo, evitando in questo modo di esibire la propria andatura dinoccolata, è quel che si può tranquillamente definire, anche esteticamente, la vittima prediletta della Psicopolizia, nel senso che sarebbe il primo che prendono.
È bravo Pietro, ci sa fare col pubblico e anche i suoi testi che si sposano alla perfezione con la sua immagine, e magari neanche solo con quella, uniti alla musica ipnotica del gruppo, creano un´atmosfera a metà tra Trainspotting, 1984 e la Vecchia Romagna tanto cara a Stielike. A parte questo testo, molto mi hanno colpito anche le parole di “Cervello in fin di vita”, un brano che, lungi dal rappresentare il testamento spirituale dell´autore, può certamente spiegarne l´insorgenza di un precoce calvizie
CASINI, MA DAI…
14 gennaio 2008Quelli che hanno il coraggio di criticare Irene Pivetti per la sua attuale carriera da sciògherl, dovrebbero prestare attenzione anche ai suoi successori. Pierferdinando Casini, ad esempio, il bel fascinoso Giorclunei della politica italiana ne ha combinata una da far paura, roba da vergognarsi e andare di corsa dal parrucchiere a tingersi i capelli.
Questo almeno secondo il quotidiano Alto Adige in quest´articolo di ieri, domenica 13 Gennaio 2008, in cui si racconta che l´ex presidente della Camera è stato beccato dai controllori a sciare con lo skipass della figlia. Niente di gravissimo, non ha ucciso nessuno, ma una figuraccia del genere poteva evitarsela tranquillamente e con poca spesa, specialmente se teniamo conto dei suoi introiti. Ma non è neanche questo il punto, ciò che offende è il modo da dilettante in cui s´è fatto pescare con le mani nella marmellata, come se anni di militanza politica non gli avessero insegnato nulla.
Gli addetti alla seggiovia di Cortina hanno notato che mentre stava salendo in seggiovia, sul monitor di controllo appariva la foto di una ragazza, che tra l´altro tutti conoscevano proprio per essere sua figlia. Gli hanno fatto la multa, ritirato lo skipass, e la cosa è finita lì. Infatti da nessun´altra parte ho trovato un riferimento a questa notizia (per scrupolo ha fatto un giro anche da Grillo, ma niente neanche lì).
Eppure la situazione di Casini non è buona, non tanto per il piccolo tentativo d´imbroglio perpetrato dal nostro (magari in buona fede, ha preso alla lettera il titolo del convegno a cui aveva partecipato a Roccaraso, “uno skipass per la libertà”), quanto per essersi fatto beccare da un controllo a campione. A un politico si può perdonare di tutto (anche un maldestro tentativo di farsi passare per sua figlia, roba che neanche Luxuria aveva mai provato), ma non l´essere sfortunato.
Ma in fondo gli è anche andata bene, sulla stampa nazionale la notizia non s´è vista e qui non siamo in America. Provate ad immaginare cosa sarebbe successo se una cosa del genere fosse successa a Obama, a Hillary Clinton o a qualunque altro pretendente alla Casa Bianca
FINALMENTE QUALCUNO CHE RAGIONA
18 ottobre 2007Finalmente qualcuno ci ha pensato. A qualcuno è venuto in mente di dire al governo che con le nuove norme del codice stradale aveva un tantino esagerato nel farsi prendere la mano dall´opinione pubblica più avida di mostri del pianeta, e che forse sbattere in galera uno che si è messo a guidare con una birra in più (chi non supera gli 0,8 g/l) non è cosa buona e giusta. E ci aggiungo io, con le carceri talmente piene da dover fare un indulto e liberare criminali ben peggiori, che senso ha?
E con un sistema giudiziario talmente lento che quando arriva la fine dell´iter è già ora di prescrizione, ti metti ad appesantirlo ulteriormente con questi neocriminali dal gomito alzato? Quel qualcuno ha proposto che nella prima fascia (tra gli 0,5 e 0,8 g/l) sia sufficiente una bella multa e qualche punto della patente (ha detto 2 invece di 10), lasciando carceri e tribunali a chi se li merita.
Quel qualcuno ha anche proposto di abolire il divieto di vendita degli alcolici nelle discoteche dopo le due di notte e l´aumento dell´importo delle multe nell´orario tra le 20 e le 7, e anche questo ci sta, sono provvedimenti inutili e anche ingiusti.
Ma chi sarà mai quel qualcuno che si mette contro tutti, contro il governo italiano e contro l´opposizione italiana, contro i media italiani e l´opinione pubblica italiana? Semplice, è un tedesco. O meglio, un sudtirolese esponente della SVP. A uno gli viene da pensare ” ma che, si è girato il mondo, per caso? da quando in qua i tedeschi sono più tolleranti degli italiani?”.
Oggi e domani ne discuterà la commissione trasporti della Camera, tranquilli che non succede niente
E QUESTA CHE ROBA È?
28 settembre 2007Sbucciateli (la polpa interna è bianca) e tagliateli a fettine molto sottili, o a julienne, o grattugiateli, fate quel che vi pare ma non lasciateli interi.
Corpargeteli di sale, mescolateli, e lasciateli riposare coperti per almeno dieci minuti. Nel frattempo portatevi pure avanti col lavoro, accendete un marlborone e bevetevi una birretta propedeutica.
Trascorso il tempo necessario (non mettetevi fretta, non serve), eliminate l´acqua che si è inesorabilmente depositata sul fondo del piatto, conditeli con dell´olio d´oliva di quello buono e del pepe nero. Anche qui sarebbe meglio aspettare qualche minuto, anzi se avete in programma un amplesso nelle prossime cinque-sei ore, meglio sarebbe anticiparlo, a meno che non si tratti di un solitario.
Tutto questo per chi non soffre di tosse secca. Chi ne è afflitto, ne appiattisca le estremità affinchè stiano ( anzi stia, ne basta uno) in piedi. Senza sbucciarlo, ricavi con un coltello o altro arnese un incavo nella parte superiore, a mo’ di cratere vulcanico.
Al mattino riempia il cratere di grappa (quella che volete, purchè non aromatizzata), durante il giorno faccia la sua vita di sempre e alla sera si scoli il liquido ottenuto. Dopo la seconda volta, al massimo la terza, la tosse secca sarà solo un ricordo.
Ah, giusto per saperlo, sono rapanelli neri
p.s. occhio a non esagerare con le birre, altrimenti come dice aghost, si viene colti da BIER-MANIA
IL GURU (l´immagine nulla c´entra)
10 agosto 2007Ad eleggerlo suo guru è stato correntone Rossi, che poi questo diventasse il suo soprannome è una cosa venuta da sè. In effetti del guru lui ha tutto, a cominciare dall´aspetto fisico. Magro come un chiodo, capelli canuti radi ma lunghi, occhiali spessi e un volume di voce talmente sommesso da rendere estremamente ardua la comprensione del di lui verbo.
Ma, a parte tutto, un guru è sempre meglio averlo che non averlo, e così me se sono cercato uno anch´io, avendo ben cura di differenziarmi nella sua scelta il più possibile da correntone Rossi, specialmente per l´aspetto estetico, che alla fin fine è la cosa più importante di un guru.
La Guressa è stata la persona giusta al momento giusto, era proprio il contrario del Guru. Femmina dalle forme procaci e dalla capigliatura volubilmente variopinta, una parlantina sciolta ed efficace, insomma proprio quello che ci voleva, ma questa è solo una parentesi.
Come ho già scritto, del Guru ignoro quasi totalmente quali siano le idee e le opinioni, ma qualche giorno fa un SMS mi avverte che il giornale locale, l´Alto Adige del 12.07.07, ha pubblicato una sua lettera. Se di persona comprendere il Guru mi è sempre risultato ostico, la carta stampata non ha migliorato di molto la situazione. Se qualcuno mi può dare una mano, di seguito riporto integralmente la lettera
Lo scettro secolare
della medicina alternativa La Medicina Ufficiale sradica e prende lo scettro secolare della medicina alternativa. Così subisce una battuta d’arresto anche il desiderio di una sanità pubblica forte e onnicomprensiva.
La Medicina alternativa de-soverchia l’interrato sapere, il sommerso economico, aggiunge concorrenza sul mercato e rilancia un settore merceologico vasto, inserendosi nella liberalizzazione, estrapolando l’ideologia egemone manageriali che bonifica e ripulisce il territorio dal marasma di presunte scientificità di dottor e quant’altro.
Si adopera per la salute, e al benessere psichico e fisico un nuovo servizio sanitario pubblico è offerto.
Supponiamo un qualche sponsor, a coprire i costi d’avvio, stipendi di logica piramidalizzati, primario e aiuto, assistenti e collaboratori e si profila una nuova specializzazione di assistente al medico specialista in medicina alternativa; ai padiglioni l’alternativa di una o due volte alla settimana il medico specialista presta servizio e riceve in ambulatorio.
Pensare al prelievo o supporre una forma mutuabile, della prestazione: consulenza e visita, ammessa la necessità di ulteriori indagini diagnostico srumentali o di laboratorio e la prescrizione della cura o terapie che orbiteranno nei dintorni del cosmo metafisico demagogizzato, che impazzisce nell’eterna prassi radical orientaleggiante, o nella sublimata teologia della new age; ritornello delle alternative e le altre metodiche diagnostiche e terapeutiche, è stato questo per anni: cose particolari, eccessivamente empiriche.
Gli «alternativi» al limite dell’interesse sociologico e psichiatrico, oggi saranno definti precursori progressisti, per non dire di altre discipline di collaboratori diretti sottoposti, tollerati fintanto che prestano la mano d’opera: apportare rinnovando cure e terapie è un fatto più che etico, non sempre è morale.
Scrutando la somma delle culture e la forma mentale culturale è nascente di necessità una epistemologia oltre il bene e il male: filosofia, piacere e medicina è esclusivamente un fatto medico. A giustificare oggi chi sa che: semplicemente una nuova visione, un baluardo capo linea di ri-partenza di come porsi di fronte a sofferenze e mali, offrendo servizi aggiuntivi e opzioni, un pacchetto shopping in alternativa ai viaggi della speranza, a costi che si profilano elevati per il cliente, utente, paziente, o l’essere umano, chiarissimo neppure è questo punto.
Il prendere una posizione difficile non sarebbe; sull’utilità e di ciò che si considera scientifico, pertanto una scienza. Il riconoscere della scientificità non presuppone una scienza anche se il medico specialista in questione è formato dalla prassi della scienza della medicina in merito riabilita altri prodotti e tutto è logico.
Se per tale si considerassero di logica le priorità o la priorità; delle cose di fatto, andando oltre alle cose eterne e sicure dell’ostracismo. Di fatto realtà e ambienti da ottimizzare e nulla sfugge in materia di sanità e di salute pubblica nell’analisi degli addetti ai lavori: di ciò che frutta o di ciò che risultano essere solo costi.
Allora?