Isolde, guarda che lo so che la Nutella l´hai nascosta in quel piccolo scomparto della cucina, dietro alle salviette verdi. Lo so da domenica scorsa e non l’ ho ancora toccata e allora, visto che non ti fidi di me, mi tocca raccontare di quella volta che hai messo il grana sugli spaghetti allo scoglio.
Era una delle ultime volte che ci siamo permessi una vacanza estiva, prima che il dedicarsi principalmente allla produzione ortofrutticola ce lo impedisse. L´idea era di andare in Slovenia a godersi la bellissima terrazza sul mare della Frau Rosa, solo che arrivati al confine ci hanno fatto notare che ambedue avevamo la carta d’identitá scaduta e quindi nisba, l´unica era cercare un posto in Italia. Dopo vari giri a vuoto e tentativi andati male, avevamo trovato un grazioso appartamento a Lignano Sabbiadoro e lì ci siamo accampati, io, te e il primogenito.
Il giorno dopo, avendo saltato la colazione per mancanza di materia prima, mi propongo come cuoco per il pasto di mezzogiorno e, consapevole della sua importanza, decido di uscire e dare il meglio di me stesso per preparare un piatto di spaghetti allo scoglio fatti come Dio comanda. Il pesce lo trovo da un ambulante appena arrivato per il suo giro, un kilo di cozze e uno di vongole, una decina di scampi e delle sarde stupende appena pescate, che con lo scoglio non c’ entrano nulla ma come antipasto vanno più che bene.
Con lo stesso metodo mi procuro poi dei pomodori e della cipolla rossa oltre ad un peperoncino ricevuto in omaggio e con tutto l´occorrente torno all´appartamento, fuori tutti dalla cucina e ci vediamo in terrazza per il pranzo. Lavo e spurgo i mitili, preparo il soffrittino e li faccio aprire per poi togliere quasi tutti i gusci, qualcuno come decorazione deve rimanere, aggiungo il pomodoro, butto la pasta e adesso basta aspettare. Vien fuori un capolavoro, arrivo in terrazza, servo i piatti e mi giro un attimo aspettando i conati di piacere quando la Iso e il primogenito assaggeranno la prima forchettata.
Saranno stati al massimo trenta secondi, mi volto e vedo una montagnola di formaggio grana depositata sugli spaghetti allo scoglio della Iso e del pargolo. Mi è caduto il mondo addosso
Tag: Beautiful, cani abbandonati, divorzio, etilometro, Fontana di Trevi, frangean la biada con rumor di croste, gap generazionale, grana, Isolde, Lourdes, messa beat, Natasha Kampusch, Neanderthal, Nelson Mandela, Per il Bene Comune, provvidenza, reicarnazione, rincoglionimento, sindrome premestruale, spaghetti allo scoglio, teoria gravitazionale, terra arida
1 agosto 2008 alle 02:06 |
Non mi stupisco. Frequentavo uno che metteva il parmigiano sulla pasta al sugo di tonno (precotto). Puah.
1 agosto 2008 alle 07:08 |
L’abbinamento peggiore dopo “Mars e tonno”. E’ come disegnare i baffi alla Gioconda..
1 agosto 2008 alle 08:23 |
Anche io ho conosciuto gente così.. gente che al ristorante sul mare si è permessa di chiedere il formaggio da mettere sugli spaghetti allo scoglio e il cameriere lo ha guardato con un’aria di disprezzo tale che noi altri commensali sapemmo voluti fuggire… ovviamente il formaggio ce lo ha messo lo stesso… 😦
Un saluto, Lisa
1 agosto 2008 alle 08:35 |
Posso solo esprimere solidarietà con lo scoglio e il cuoco dello scoglio. 🙂
Ma anche tu Oscar, educali meglio questi commensali… 😉
1 agosto 2008 alle 09:05 |
Come pena propongo un piatto di spaghettini con una grattuggiata di scoglio (nel senso di roccia), così, al naturale.
P.S. Come comunicazione di servizio potresti indicarmi quando e dove ti trovi ai mercati di bolzano che ti mando la mia mamma? Grazie.
1 agosto 2008 alle 09:19 |
Nel Belucistan, mettere il grana sullo Scoglio è il secondo movente più frequente nei casi di uxoricidio. Il primo sono le troppe soste in autostrada per andare al gabinetto.
1 agosto 2008 alle 09:30 |
Lo sai che questo post avrá conseguenze per té, vero?
1 agosto 2008 alle 09:44 |
1a osservazione:
il fatto che siate arrivati al confine ENTRAMBI con il documento scaduto può già spiegare come mai quella non sia stata la vostra ultima vacanza insieme.
2a – lo scoglio
d’accordo, sopra un BUON piatto di spaghetti allo scoglio non ci va il grana. (punto)
Ma quando te li portano tutti viscidi, di olio o di acqua di cottura mal scolata, che non riesci a domarli con nessuna posata disponibile, o li mandi indietro o gli dai una bella informaggiata assorbente e passa la paura.
1 agosto 2008 alle 09:47 |
PS: Mi sono permessa di lasciarti un pensiero pre-vacanziero
http://lisapensiero.blogspot.com/2008/08/un-anno-di-blog-e-100-post-festeggiati.html
^_^
Un saluto, Lisa
1 agosto 2008 alle 09:54 |
Purtroppo l’ho visto fare anche da altre persone..
Meglio che non ci pensi mi sentirei male..
1 agosto 2008 alle 11:02 |
terrificante
il peggior incubo
peggio del sognare mia suocera
peggio del passare una giornata coi miei
ti sono vicina oscar
1 agosto 2008 alle 12:31 |
Si però intanto parli di cibo e a quest’ora ho fame!!!!
1 agosto 2008 alle 13:13 |
Mbè, per il grana sullo scoglio, ci sono gli estremi per un divorzio. Ma anche per lo scoglio fatto con il soffritto di cipolla. Oscareeeeeeeee, ci va l’aglio…….
Rediturgo, lo spaghetto col pesce, meglio ancora se bavetta, va assolutamente scivoloso, “scivolarello sciuè sciuè”.Ma queste sono robe del sud, dove il pesce è sacro e non va maltrattato ed offeso: cotto pochissimo, per preservarne il sapore, e trattato solo ad aglio, olio e peperoncino. Un filetto di pomodoro, se piace,ma mai sughi strutturati.E prezzemolo, con parsimonia …..
Iso, la nutella nascondila nal cassetto delle tue mutande, funziona 🙂
1 agosto 2008 alle 14:16 |
Carissimo amico, su quel piatto il grana è davvero un peccato mortale. Peccato veniale invece il pomodoro. Prova a farli in bianco e sentirai il profumo e il gusto del pesce.
Senti, che mi dici della moda a Bozen dell’aperitivo della rana?
1 agosto 2008 alle 14:42 |
@Mi skappa – di dire che fai fatica a civilizzarci, siamo gente che vive a nord del 46° parallelo, nordici mangiapolenta.
Comunque hai sicuramente ragione, fondamentale è trovarsi in piena libertà, armarsi di grembiulone o addirittura di lenzuolo, e schizzi quello che schizzi … gnam gnam gnam 🙂
1 agosto 2008 alle 14:44 |
Cosa DIAVOLO è l’aperitivo della rana? Il mio settimo senso mi spinge fortemente a pensare che sia un non so che ha a che fare con la rana del Museion..
1 agosto 2008 alle 15:06 |
ENRICO (ma anche JOHNNY): eccoti l´articolo dell´Alto adige (che tra l´altro mi cita per il post sul cervo)
BOLZANO. Magliette, fotomontaggi, blog, persino un aperitivo. La rana e il cervo sono diventati – nel bene e nel male – due “simboli” di Bolzano. Fanno discutere, hanno colpito. Nuove icone pop un pò surreali. Oggetto anche di operazioni di marketing. La rana crocifissa, ad esempio: qualcuno ha tappezzato la città di adesivi che la raffigurano. On-line circolano decine di fotomontaggi: il ranocchio «fucilato» dagli Schützen, o con la faccia di Lageder e della Kasslatter-Mur… C’è anche una maglietta che mutua lo slogan scelto da Pichler Rolle per Bolzano come assessore al turismo: «Bozen, i hon di gern» diventa «Frosch, i hon di gern». Ranocchio ti amo. Ma non è tutto, in centro è richiestissimo un cocktail estivo che si chiama «Sonder Frosch» (il gioco è con “fresh”, fresco in inglese). L’ha inventato Daniela Martini del Sonder Bar di via Streier. Ovviamente è verde come il ranocchio. Gli ingredienti: granitina, foglie di menta, sambuco, prosecco, e altre due “aggiunte” segrete. Anche il cervo spopola su Internet, oggetto di infiniti blog animalisti, ma anche di sarcasmo nero sulla fine della carne (c’è chi ha messo l’immagine di un ragù). Sotto i Portici è apparso il cartello «attenzione passaggio cervi». Quanto alle magliette, c’è n’è una con scritto: Bolzano, città vietata ai cornuti.
MISS KAPPA: e vabbè, ma mica eravamo al sud, dove tra l´altro mi sa che ormai le vongole le importate dalla laguna veneta, dove al posto delle veraci coltivano la filippina
DANIELE: e io che pensavo che l´idea del grana sullo scoglio te la facesse passare
ARTEMISIA: non saprei dire, non ho mai sognato di tua suocera
DUHANGST: qui lo slogan “colpirne uno per educarne cento” non starebbe beanche fuori posto. Polvere di guttalax nel grana
REDITUGO: in quel caso, molto meglio una manciata di segatura
ISO: immagino, e mi preparo a mangiare cadederli con le cozze
BAKUNIN: sono molto più avanti di noi sotto quest´aspetto
LISA: buone vacanze e grazie del premio
ALEX: il martedì mattina in Via Palermo angolo Viale Europa, il venerdì in Piazza Municipio. Dì alla mamma che per riconoscere il mio banco basta cercare quello col bambinone e l´adolescente più materassabile
WARP: a quel punto, tanto valeva metterci sopra anche una sventagliata di senape…
JOHNNY: mai provato la pizz con acciughe e gorgonzola?
ALIANORAH: qui ci sarebbe da discutere se il tonno (scatolato) va considerato pesce o semplice mangime
1 agosto 2008 alle 15:41 |
Beh, tutto questo putiferio per un vaso di Nutella nascosto…
… a proposito: scoglio e Nutella?
1 agosto 2008 alle 15:53 |
Da sarda e persona del sud che ama il mare e i suoi prodotti, devo dire che l’idea del grana sopra gli spaghetti allo scoglio mi spaventa, ma sono anche d’accordo con Anna sul fatto che non ci vada neanche la cipolla. Pomodoro: al limite un’idea, ma meglio in bianco e con una leggera spolverata di prezzemolo.
Comunque capisco la Iso. Non essendo cresciuta in posti di mare può anche non saperlo e avere dei gusti differenti (e se te la fa pagare ha tutto il mio appoggio…). Chissà quante cavolate potrei fare io cucinando piatti delle vostre parti.
1 agosto 2008 alle 16:44 |
Io l’ho visto fare al ristorante su un risottino delicatissimo scampi e mele.. avrei voluto darmi una martellata su un alluce.. chè poi non è detto eh.. tipo, la scorsa estate in alcuni posti facevano linguine cozze e pecorino.. spopolarono.. io non ho neppure provato ad assaggiarle.. magari mi son persa qualcosa..
baci.
1 agosto 2008 alle 18:13 |
Aghhhhhhhhhh
chiedi subito asilo politico che ti trovo io casa a Camogli, tanto i soldi ce l’hai.
Aghhhhhhhhhh… fosse stato almeno una grattata di borrarga! Aghhhhhhhh….
A.
1 agosto 2008 alle 18:22 |
Mi piacciono i meridionali che cuociono poco il pesce per salvaguardarne il sapore, poi il sapore del pesce lo nascondono con aglio, olio e peperoncino. Iso, vai tranquilla: come vedi, tu ci avrai messo il Parmesan, ma nelle presunte patrie della cucina di mare fanno di peggio.
1 agosto 2008 alle 19:57 |
comunque la pasta con le vongole con un po’ di grana a me piace
1 agosto 2008 alle 20:07 |
Oh dio, come se avessi ucciso qualcuno! Per un pó di grana su quei insignificanti pesciolini, no scusate cozze, vongole, sarde, scampi ecc. che tra l’altro galleggiavano nell’acqua, un pó di grana ci voleva per asciugare la pappardella 😉 ! Pensi di essere un cuoco eccellente? Bah, oltre alla pasta non sai fare niente in cucina.
@ Ferrari, ecco e adesso puoi anche raccontare a tutti quella del blazer col fazzoletto della Lega!
Comunque ringrazio Melania e vince per la comprensione.
-rane e grana, non posso piú sentirlo!!!!
1 agosto 2008 alle 20:08 |
Hic, ti adoro!
1 agosto 2008 alle 21:27 |
ISO: ma come galleggiavano? erano una poesia quegli spaghetti, perfettamente al dente e con quel sugo cremoso dove facevano capolino qua e là dei gusci decorativi. Che i nostri amici del sud dicano quel che vogliono, era uno scoglio alla nordica
HIC: perchè allora non ci spari sopra anche della besciamella?
ALEY: a Camogli non sono mai stato, ma in Liguria ancora un po’ e mi facevano cittadino adottivo di Ospedaletti, ero uno dei pochi che riusciva amettere in imbarazzo Daniele Piombi
SCONNESSA: che bello, allora fra un po’ funziona anche col gorgonzola…bentornata
FANKY: il bello è che non ha ancora cambiato nascondiglio…
VINCE: che poi, mi ricordo che a forza di cuocere troppo il pesce, tanti anni fa scoppiò il colera…
MELANIA: d´accordo che forse era meglio l´aglio, ma insomma….
1 agosto 2008 alle 22:25 |
Oscar & Iso: siete meglio di casa Vianello..non so voi ma io con questo
post e i commenti mi sono divertito da matti.
E poi..non mi ero mai imbattuto prima del tuo in un blog a partecipazione
familiare, è divertente 🙂
Oscar: ma sei sicuro che la Iso volesse nascondere la nutelle a te e non
alla bimba ?…no perchè questo particolare davanti al giudice sarebbe
fondamentale e a tuo sfavore 🙂
Anche sugli spaghetti allo scoglio bisogna prendere in considerazione,
sempre giuridicamente parlando 🙂 , che se per la Iso era la prima volta..
e quindi ancora incensurata, avrebbe dovuto essere informata sulla
prassi.
Una volta informata poi…tu ti saresti tolto ogni responsabilità…e avresti
potuto far riconoscere in sede legale la totale mancanza di concorso
esterno in associazione a delinquere e la tua completa estraneità al
reato.
Direi che c’è un evidente concorso di colpa a gradi diversi di
consapevolezza 🙂 ..ma che sto a dire ?..mi fate questo effetto 🙂
Oscar..resta comunque il fatto..a giudicare dalle avvisaglie di possibili
ritorsioni della Iso..che adesso per un pò di grana..avrai non poche
grane 🙂
p.s. la produzione di carciofi era andata bene, solo il mercato un pò meno.
Quest’anno niente carciofi. Ho letto solo adesso il tuo commento,sorry.
Iso, a te una sola preghiera: se dedici di mettere in pratica le ritorsioni..
fai pure…ma non me lo ammazzare..perchè è ingamba con i nuovi tori…
e io vorrei ascoltare ancora.. se possibile.. altri futuri pezzi, sii
clemente per questa volta 🙂
1 agosto 2008 alle 22:41 |
Mamma mia, dopo quindici anni ancora stà storia, Oscar! Ormai ha la barba così lunga che ci vuole una macchina per farne un rotolo :-).
Ed in ogni caso, se a mia sorella piace la pasta allo scoglio con il parmiggiano o il grana o con il gorgonzola… e lasciala mangiare, no? Ti ho visto divorare (e sottolineo divorare) pizze anche più strambe!
Saluti da tua cognata
1 agosto 2008 alle 23:14 |
Per solidarietà femminile quasi quasi sarei portata ad appoggiare la brava donna che ti sopporta, ma in effetti il grana non lo metto nemmeno sulla pasta al sugo… 🙂
1 agosto 2008 alle 23:28 |
@ Blaine, sei la mia unica sorella preferita, ti “adoro”!
oggi ho cambiato il beneficario della mia assicurazione di vita, indovina chi ho messo al posto del Ferrari?! 😉
@ Aldo, adoro anche té e non preocuparti, non lo ammazzo, ho altri sistemi per metterlo in castigo !!!
Organizzerò una cena questo autunno dal titolo “granasulloscogliopride” e sono invitati tutti quelli che voglliono fare un outing!
1 agosto 2008 alle 23:31 |
@ Mavi, grazie per la soliarietá femminile, peró il tuo outing sulla festa autunnale me la posso scordare 😦 !
2 agosto 2008 alle 01:07 |
Oscar, prova a mettere il punto (invece che la virgola) prima dell’ultima frase:
Saranno stati al massimo trenta secondi, mi volto e vedo una montagnola di formaggio grana depositata sugli spaghetti allo scoglio della Iso e del pargolo. Mi è caduto il mondo addosso.
Quella virgola in quella frase era un po’ come il parmigiano sugli spaghetti allo scoglio.
2 agosto 2008 alle 06:49 |
Ciao Oscar, regalala alla iso, salutone Salvatore.
2 agosto 2008 alle 06:51 |
Grazie per l’informazione riguardante “Alex”, ma dimmi, ha anche cambiato nome? Clicco e il suo vecchio sito non si apre.
Scusa sai se mi faccio sentire poco, ma sono talmente sotto con il lavoro che alla sera mangio e mi tuffo di filato nel letto! 😉
2 agosto 2008 alle 09:40 |
🙂 no comment 🙂 la Xeena non parla… ho scatenato volontariamente questo casino per il parmigiano sullo scoglio, quanto ho riso dei commenti!!!!
Grande Red e il suo “siamo gente che vive a nord del 46° parallelo, nordici mangiapolenta”
Kiss fam. Ferrari siete meglio di “Casa Vianello” 🙂
2 agosto 2008 alle 17:51 |
qui se stà sempre a tavola!!!!! 🙂
2 agosto 2008 alle 17:52 |
a proposito della ricetta sono stradaccordissimo con melania!
2 agosto 2008 alle 18:31 |
È proprio vero quello che diceva la mia collega di lavoro Beate Scholz:
” il mangiare é l’orgasmo dei vecchi”! 🙂
2 agosto 2008 alle 18:34 |
carusi,
che la ricetta non preveda il grana è un conto e sono d’accordo con tutti voi,
però devo dire, da sicula quale io, come alcuni di voi sanno, sono e vado fiera, che sui gusti dobbiamo essere un pò più tolleranti…forse…
io adoro i primi a base di pesce, e non nascondo che anch’io, talvolta aggiungo il formaggio che so benissimo, attenzione, che non ci va, ma se per me sposa i sapori aho, e la mia pancia è contenta, io lo metto si!!!
Ciao Oscar, devi essere un bravo cuoco, complimenti
2 agosto 2008 alle 23:24 |
@Oscar: senape ?
Sarebbe la volta che vongole e cozze proverebbero a mordere il colpevole del misfatto.
3 agosto 2008 alle 01:16 |
WARP: secondo me anche gli scampi resusciterebbero…
BARBIE: ok, ma i bambini sono innocenti, non è giusto abituarli da piccoli a mettere il grana sulle cozze
ISO: la mitica Beate, regalaci qualche altra sua perla…
FRANCESCA: e te pareva, quando c´è da dare contro agli uomini, te e Melania sempre d´accordo siete…
XEENA: ma come, la guerriera lancia il sasso e poi nasconde la mano?
VOX: Aley lo trovi qui:
http://www.fotodiario2.it/
SALVATORE: mi sembra un´ottima idea
3 agosto 2008 alle 01:24 |
ETRA: grazie, provvedo subito e vado fiero di questo tuo commento. Come diceva Stielike, “se qualcuno ti corregge è perchè crede in te”
MAVI: ma come, niente formaggio neanche sulla quattro formaggi?
BLAINE: ti darei pienamente ragione se la Iso non avesse perpetrato lo scempio anche sulla porzione del primogenito…son cose traumatiche
ALDO: ho piantato anch’ io un centinaio di carciofi, aspetto ´’ anno prossimo…
3 agosto 2008 alle 01:27 |
eresia!
Cmq, sono daccordo con MissKappa: aglio,prezzemolo,olio, perperoncino.
ah! @Misskappa, bello Re di Turgo 😛
3 agosto 2008 alle 01:28 |
@Oscar, perchè hai messo la foto di Me, Isolde e Xeena in questo post?
3 agosto 2008 alle 09:22 |
Diglielo Ocar che sono le loro unghie…meglio strapparle che essere graffiati da vere leonesse…ciao Oscar, ciao Gure, ciao Xee, ciao Iso perdonatemi ma è sempre meglio prevenire e il grana a volte non basta…Salvatore.
3 agosto 2008 alle 15:17 |
@iso: ehm…galleggiavano?
ma li ha fatti in brodo?
già la ricetta mi lascia perplessa
ma…galleggiavano???????????????
ussignùrrrrrrrr
3 agosto 2008 alle 20:15 |
ISO sei grande lo stesso…grana o non grana…basta vedere che te sopporti l’Oscar…ciao W l’gess
3 agosto 2008 alle 23:19 |
GIANNI: el gess, alla Iso i ghe la mess stamattina. A ieri eravamo nadi an concerto alla Stazione de Ora, la Iso la gà ciapà ‘na storta a nar zò dal marciapè e stamattina al pronto soccorso i la gà in-gessada
ARTEMISIA: calunnia pura calunnia, non galleggiavano affatto
SALVATORE. diciamo almeno che sono unghie dei piedi…
GURESSA: ma non sono cozze…
4 agosto 2008 alle 11:12 |
A questo punto potresti premiare tutti gli intervenuti con una zuppa caciucco e canederli, lasciando naturalmente che la Iso dia il suo tocco finale…
4 agosto 2008 alle 12:00 |
Cacciucco (con 4 “c”).
4 agosto 2008 alle 14:27 |
A volte pensi di averci messo quasi troppo e invece manca ancora qualcosa.
4 agosto 2008 alle 15:20 |
…aaspita me dispiase..Iso auguroni…Ciaoo
4 agosto 2008 alle 16:52 |
Un saluto e un augurio particolare per la Iso.
Il gesso proprio non ci voleva, con questo caldo poi.
Porta pazienza, se ci riesci.
un abbraccio
4 agosto 2008 alle 20:44 |
@ISO È la volta buona che ti rifá gli spaghi allo scoglio e TU non farlo 🙂 trattieniti niente grana!!!!!
Frustalo se non fa quello che gli chiedi 😉
Buona serata.
4 agosto 2008 alle 23:43 |
@Oscar: ahhhh, bene.
@ Iso: finalmente un buon alibi per stare in panciolle 😉 Auguri!
4 agosto 2008 alle 23:49 |
meno male che non trovo altre leccornie qua stasera, in bcca al lupo alla iso per il gesso
notte
frà
5 agosto 2008 alle 00:31 |
Come si chiama dalle voste parti il “parasangue”? parlando di frattaglie…
trattami bene la Iso, con amorevoli cure.
baci alla famiglia Ferrari
5 agosto 2008 alle 09:25 |
Scusa, ma non capisco dove sta il problema, se una cosa del genere l’avesse fatta RASPELLI sarebbe stat auna “GRATTATA” degna di nota, e sarebbe passata nella storia della cucina,cosi’ come ora va molto di moda Mortadella e Champagne. Solo perche’ ISO si è permessa di variare una noisa ricetta bisogna farne un dramma?
secondo me BAKUNIN ( il nostro esperto di ricette approverebbe) questa variante!
Oscar sei troppo un cetriolo!
5 agosto 2008 alle 10:33 |
Ad entrambi le mie più vive felicitazioni (ad Isolde i miei auguri di pronta guarigione): quando un rapporto è capace di superare una prova del genere è infatti da considerarsi a prova di bomba.
La mia ex moglie fece lo stesso con quella “perla nera” che è il mio risotto con le seppie, e l’incompatibilità di carattere tanto bruscamente appalesatasi ci condusse ad un inevitabile divorzio.
Pare che casi del genere siano riconosciuti anche dalla Sacra Rota…
5 agosto 2008 alle 14:09 |
quel che non farebbe un coltivatore di ortaggi per un cvasetto di nutella…
un caro saluto
Dona
Ps: l’altra sera mi sei venuto in mente mentre ero sotto all’albero di fichi e un moscone voleva papparsi quello piu’ grosso..
5 agosto 2008 alle 16:10 |
Avere un gesso ascellare ad agosto, fare tutti i lavori di casa lo stesso, avere un capo che giá ti manda i lavori per e-mail (e devo ancora installare l’adobe 0.8) é uno stress.
Peró il Ferrari ha battuto tutto! Io :” bitte Schotz mi metti una pallina di gelato nel café “? (Primo ed unico capriccio espresso da quando ho quel c. di gesso di m.) Il Ferrari:” buttaci l’acqua che hai vicino”!
Ecco adesso sono depressa, sará il gesso o il caldo, boh non só, só solo che da adesso non chiederó a nessuno quí in casa un favore, (giá faccio fatica a chiedere un favore a qualcuno da sana)
In piú mi é entrato una bestia ieri nel gesso che non riesco ad estirparla!
@ Xeena, grazie del consiglio del giaccio (magnifico) sei grande!
5 agosto 2008 alle 16:14 |
Giá che ci sono, per ogni cetriolino cresciuto storto fá un post il Neandi, peró io che mi sono rotto una gamba, neanche 3 parole!
Peró a voi grazie a tutti degli auguri e … “VIVA IL GRANA SULLO SCOGLIO”!!!
5 agosto 2008 alle 16:30 |
Iso: ma davvero ti ha detto di metterci l’acqua dentro? questa è imperdonabile. Tu smetti di fare tutto in casa e vediamo come va a finire. Non ti deprimere, Iso. Dai… lo sai che siamo tutte con te.
Oscar: che dici di questo sgarbo enorme fatto alla Iso? giustificati.
5 agosto 2008 alle 18:06 |
Mel, grazie del conforto, non penso che puó giustificarsi il Neandi! Quí non esistono scuse.
Ma ha perso il cellulare, quello é il castigo dell’alldilá!
Io non posso aiutare a cercarlo, sono stampellata, ma sono sicura che c’é in qualche serra, solo che non lo trova perché é un uomo. Dai provo a sacrificami andro giú per le scale col culo… vi faró sapere!
5 agosto 2008 alle 18:32 |
Dopo esser stato a contatto con inglesi e tedeschi non mi stupisco più di nulla! 🙂
5 agosto 2008 alle 18:38 |
Xeena consiglio sul mio post!!!! Non fare piú niente se non ti sa fare un Icekaffe….resisti domani senza di me che ci vediamo giovedi.
Kiss
5 agosto 2008 alle 21:21 |
@Iso, ma che razza di burino è Oscar?
@Oscar: ma che razza di burino!
5 agosto 2008 alle 21:22 |
ah, Oscar, ti telefono eh!
5 agosto 2008 alle 21:52 |
Calma e gesso (ooppss), vi spiego io come sono andate le cose. Avevo appena fatto il caffè e, dopo averlo servito alla Iso, mi apprestavo a bere il mio dirigendomi verso il bagno spinto da una cagata impellente trattenuta per tutta la mattinata. Ero un po’ sovrappensiero, cercando di fare mente locale su dove potesse essere finito il cellulare, quando la Iso mi chiede qualcosa, una Eiskugele (pallina di gelato) da mettere nel caffè. Capisco bisi per fave e credo che voglia un Eiswurfele (cubetto di ghiaccio), che per quanto possa sembrare strano, rientrerebbe perfettamente nella logica della Iso, lei oltre a mettere il grana sullo scoglio, versa anche dell´acqua nel caffè, ditemi voi. Gli dico ” ma mettici l´acqua, che tanto diventa uguale o aspetta un attimo, che mi scappa una roba da record”. Tutta qui la mia burinaggine, se non fosse per il gesso sarebbe passata inosservata, son cose che seguendo un certo ciclo si ripetono a cadenza quasi mensile
5 agosto 2008 alle 23:17 |
@ Gambero rotto
Secondo me il parmigiano sul risotto “nero” ci va. Ci va nella mantecatura e ci va (ebbene sì) anche quando il piatto è già in tavola. E se te lo dico io ti puoi fidare.
6 agosto 2008 alle 11:06 |
Riponi la matita rossa, Étranger. Rispetto le tue opinioni ed i tuoi gusti ma, per citare Garzya, «sono pienamente d’accordo a metà» con te.
Sono infatti d’accordo sul fatto che – nella fattispecie del risotto nero con le seppie – giusto una punta di parmigiano in mantecatura ci stia. È sull’opportunità dell’aggiunta successiva che dissento vivamente, per tutti i risotti di mare, di terra, di bosco e dell’aria. Quello della mantecatura è infatti, nella stragrande maggioranza dei casi, l’unico momento per aggiungere formaggio grattugiato ad un qualsiasi risotto fatto a regola d’arte (sempre che l’armonia dei sapori lo tolleri), quando ha ancora il tempo di legare con amido e condimento e concorrere così a completare sapore e consistenza della preparazione.
L’aggiunta di formaggio grattugiato direttamente sul piatto è invece un intervento invasivo, che “cementa” il risotto e ne altera il sapore: vi si ricorre solo per provare a salvare in extremis risotti scadenti, insipidi o troppo brodosi, che non si ha voglia o modo di rimandare in cucina.
Un buon risotto deve arrivare in tavola completo di tutto, dei sapori del riso, del brodo, degli altri ingredienti, dei grassi e dell’eventuale formaggio usati per mantecarlo. Il tutto alla giusta consistenza. Gli manca solo la parola, insomma, e nel migliore dei casi neppure quella. Se poi senti lo stesso il bisogno di aggiungere formaggio, anche sulle seppie, vuol dire che è così che ti piace: va benissimo, morta lì, ma non puoi farne una regola. E se te lo dico io ti puoi fidare 😉
Le mie scuse ad Oscar per il “pippone”, ma sul risotto sono assai suscettibile 😉
6 agosto 2008 alle 11:38 |
Sono soddisfatto di questa spiegazione. E perfino d’accordo (non capita quasi mai, non così prontamente, dico). Anch’io vorrei sottolineare che il risotto deve giungere in tavola completo di tutto e che – dunque – l’aggiunta di formaggio o quant’altro sia da ritenere sbagliata. Volevo solo dire che mentre nel caso dello “scoglio” il parmigiano è obbiettivamente “impensabile” (e qui sto con Oscar al 100% e non esistono margini di tolleranza possibili, né dentro né fuori la cornice delle idiosincrasie coniugali), la “seppia” (per qualità sue che non voglio qui elencare) riesce a sprigionare accenti particolari persino combinandosi con certi tipi di formaggio. Ma adesso ho il tuo indirizzo del blog e ti verrò a trovare spesso per discutere altri dettagli d’arte cucinaria.
6 agosto 2008 alle 12:35 |
[…] discussione recente [QUI] mi ha fatto scoprire un blog interessante [QUESTO]. Costellazione e tema che si arricchisce in […]
6 agosto 2008 alle 13:42 |
Sono soddisfatto della replica. E perfino d’accordo 😉
17 agosto 2008 alle 22:17 |
Non c’è nulla da fare. Più lo rileggo e più mi garba. Ieri Isolde ha detto che si tratta di un episodio vecchio di vent’anni e che insomma… si poteva lasciare ormai perdere. Ma io penso di no. Una damnatio memoriae, con fatti del genere, non può davvero avvenire.
7 novembre 2009 alle 00:09 |
[…] questo punto un post agricolo ci sarebbe stato proprio a puntino, come il grana sugli spaghetti allo scoglio secondo la Iso che non a caso, essendo originaria del paese del Gewürztraminer, porta sulle […]