Elezioni o no, il Mercatino del Contadino di Laives, un post se lo merita. Allora, Laives è il mio comune di residenza, che si trova praticamente attaccato a Bolzano, più o meno come Cinisello a Milano. In più, io abito nella frazione di San Giacomo, che ha la particolarità di essere divisa tra S.Giacomo di Laives e S.Giacomo di Bolzano e il confine sta al Bar Campo, dove l´anno scorso Giorg Clunei si bevve una Coca Cola e si mangiò un ghiacciolo alla menta (il perchè erano e rimangono cazzi suoi). Quindi se dico di essere bolzanino, almeno uno straccio di giustificazione geografica ce l´ho.
Laives soffre non poco di una sorta di complesso di inferiorità nei confronti di Bolzano, cosa abbastanza frequente nei comuni satellite, il problema è che tende ad autoalimentarselo cercando di imitare le iniziative del capoluogo e molto spesso i risultati non sono all´altezza dell´impegno. Memorabile fu l´imitazione del Christkindlmarkt, il Mercatino di Natale di Bolzano che, nella splendida cornice di Piazza Walther, a Bolzano attirava ed attira milioni di turisti. A Laives pensarono di organizzarne uno anche loro, ma tutto si risolse in un patetico allineamento di sei casupole (tipo quelle da ricovero attrezzi), in un parcheggio lungo la Statale 12. Durò un paio d´anni, ma poi il faraonico progetto venne lasciato perdere per carenza di partecipanti.
A dire il vero, qualche segno di ripresa si è avuto nel settore culturale, dove per merito dell´apposito assessore (che poi altro non sarebbe che il già noto segretario provinciale del PD, lo sparecchiatore impinocchiettato di questo post), negli ultimi anni al Festival di Laives sono transitati autentici big della canzone italiana, quali i Dik Dik, la Formula 3, e il mitico trio Lolli-Kuzminac-Grechi, quest´ultimo noto al grande pubblico per essere il fratello di Francesco de Gregori.
Sabato ho inaugurato, come unico partecipante, il Mercatino del Contadino di Laives che, al contrario di Bolzano dove si svolge in alcune delle più belle piazze della città, a Laives è relegato in un parcheggio dietro al vecchio Municipio ormai fatiscente. A parte l´infelice location, Il Mercatino di Laives è per regolarmento off-limits prima del 10 Aprile, non è dato saperne il motivo. Il grave è che i Laivesotti, fra tutti i sudtirolesi, sono i più ghiotti di rapanelli, che non a caso vengono spesso ribattezzati “Leifererspeck“, lo speck di Laives. Per cui, ormai da anni, il mio arrivo è atteso con impazienza e mai che sia riuscito ad arrivare alle 10 di mattina con ancora rapanelli sul banco.
Ma quest´anno ho calato l´asso, e complice una ottima produzione, io e la Iso ci siamo fatti coadiuvare dalla Xeena ed Elmar per prepararne un numero congruo di mazzetti (quelli che vedete nelle foto sono circa un quarto del totale, oltre 240), con il preciso obiettivo di avanzarne. Obiettivo raggiunto, complice la pioggia insistente, a mezzogiorno erano rimasti 6 mazzetti, ma quattro li ha poi voluti il benzinaio che li aveva visti nel furgone
p.s. mi sa che Laives merita ancora qualche altro post, se non altro per la lingua particolare che ivi viene parlata, il “laivesott”
Tag: Beppe Grillo, BOLZANO, cadde risorse e giacque, dadi da brodo, festa dell´Unita, frangean la biada con rumor di croste, immagine e somiglianza, Laives, Mercatino del contadino, Miss Italia, Nelson Mandela, Per il Bene Comune, rapanelli, riforma sistema pensionistico
13 aprile 2008 alle 20:33 |
fantastico! 🙂
13 aprile 2008 alle 20:43 |
Bellissimi rapanelli, molto piu- grandi di quelli tipici della mia zona 🙂
A proposito di Laives, c’e’ ancora il campeggio ? Anni fa mi ricordo di esserci stata e che aveva una fantastica piscina riscaldata e la sauna 🙂 In piu’ c’erano degli strani rimorchi tedeschi dove la gente dormiva in specie di cabine cilindriche.
13 aprile 2008 alle 21:48 |
Cosa c’è nelle altre cassette? Sono curiosissima: lattuga,zucchine? Cos’altro?Cosa c’è in quella ai piedi di tua moglie? Io mi metteri lì a mangiare tutto. Se fossimo vicini, sarei la tua migliore cliente, altro che benzinaio…..
13 aprile 2008 alle 22:40 |
I rapanelli a li gavemo gia’ visti piu’ volte e non se ne puo’ piu’, meno male che sta volta a ghe la bionda drio al banco..Viva Laivez
13 aprile 2008 alle 23:49 |
Bel post Oscar. La Iso e Xeena sono fantastiche con tutto quel rosso dei rapanelli davanti (rosso… rosso… siamo in fase elettorale e sto colore mi mette dentro il pepe). Anche tu fai la tua bella figura e hai l’espressione del padre orgoglioso delle sue creature.
Stanotte si va a letto presto, altrimenti rischio il crollo psico-fisico (e domani sarà dura).
13 aprile 2008 alle 23:57 |
MELANIA: ci sono anche le foto delle nuove generazioni nascoste nei link. La Iso e Xeena stanno bene nel rosso, sarà per quello che a Risiko attaccano sempre in coalizione i panzerotti di quel colore
GIANNI: però el cartèl l´è bel…
MISKAPPA: poca roba, insalata e qualche altra verdura, a Laives sono esenziali i rapanelli e null´altro. La cassa che vedi per terra è piena delle loro foglie
ANNARELLA: si, lo Steiner c´è ancora. E mi ricordo anch´io di quelle strane roulottes
AGHOST: dai che se li semini vengono anche a te
14 aprile 2008 alle 00:10 |
Bel post per svagare un attimo la mente da quello che ci è intorno. Grazie!
14 aprile 2008 alle 00:14 |
dicono che vogliono far diventare laives e bolzano un comune unico. niente + complessi, tutti sulla stessa barca.
Basta che mi restino rapanelli x martedì, sto già male senza.
14 aprile 2008 alle 06:08 |
Dai non mi ricordare che il George Clooooooney quel caldissimo pomeriggio di luglio era difronte a casa mia a mangiarsi un ghiacciolo alla menta mentre ero svaccata a prender la tintarella in giardino….é stato uno choc per tutte le donne di S.Giacomo.
14 aprile 2008 alle 07:41 |
El cartel a l’e’ bellissimo diria unico..na curiosita’ ma come te fai a saver che Giorg Clunei el ga magna’ en giazarol alla menta e no al tamarindo (esiste ancora??)
14 aprile 2008 alle 08:04 |
Ma c’è ancora a Laivez la frazione di Pineta? In tedesco: “Bosco degli omini di pietra”.
14 aprile 2008 alle 10:22 |
stupendo!!! ahhh se fossimo più vicini…
14 aprile 2008 alle 10:50 |
W i Rapanelli … e Viva Pippa Bacca!!!!
14 aprile 2008 alle 10:58 |
grande Oscar and family group, quell’abbondanza preziosa che fa sì che i laivesotti bramino la tua presenza puntuale dimostra, se ce ne fosse bisogno, che dovrebbero darti l’ “Oscar” dei dispensieri di piaceri sensoriali ad honorem!
Aley
14 aprile 2008 alle 11:24 |
Ma un mercato di una sola bancarella, quand’anche ben fornita, può già fregiarsi del nome di mercato?
14 aprile 2008 alle 11:45 |
Non sapevo che Lolli (quello di “aspettando godot” e “borghesia” ?) avesse cantato con Kuzminac …
Comunque sempre mitici i tuoi ravanelli !!!
Prima o poi un sacchettino me li devi mandare … ricambierò con un bel barattolo di acciughe preparate in casa …
Ciao
Miky
14 aprile 2008 alle 11:49 |
un tempo il ravanello era il simbolo dei cattocomunisti, poi dei socialisti. Come risolvi i problemi di digestione del rapanello?
14 aprile 2008 alle 11:57 |
aaahh che ben di Dio! 🙂
14 aprile 2008 alle 13:00 |
ROSELIA: e oggi comincio a raccogliere la seconda seminata, sono ancora più grossi
WILLYCO: ..ed erano in ballo anche per diventare il simbolo del PPT, poi abbiamo preferito il lucchetto aperto
https://oscarferrari.wordpress.com/il-partito-per-tutti/
per digerirli nessun problema, qualche rutto e scorreggie a gogò all´aria aperta
MEDI: era un concerto triplo, dove ognuno cantava i suoi brani, mica tutti insieme. Roba da spararsi, se non fosse per la rievocazione dei bei tempi
REDITUGO: e che devo fare se gli altri non sono ancora pronti, devo andarglieli a seminare io?
ALEY: al prossimo giro mi presento candidato sindaco, che dici?
HIC: triste storia quella di Pippa Bacca, anche se non avevo capito il senso del gesto
NIÙ: certo che se passavi dalle mie parti ti facevi la scorta…
BAKUNIN: no guarda, l´hanno rasa al suolo. Ma che domande sono queste? ti dirò di più, cè anche Pineta nuova adesso
GIANNI: el lo ga dito quel che ga fato la foto ensieme. Te te ricordi de Marcello el micologo, che el girava da Holler anca lù?
XEENA: e pensare che in linea d´aria erano al massimo 50 metri, avresti almeno dovuto sentirne l´odore
JOE: tranquilla, che ce ne sono a volontà
DANIELE: per le elezioni avremo prossimamente una sbornia di post
14 aprile 2008 alle 15:50 |
Ma come sei suscettibile su Laivez…non è che vuoi diventarne sindaco per caso?
14 aprile 2008 alle 15:54 |
Sorprendente la naturalezza, bella ma poca.
Un abbraccio Salvatore.
14 aprile 2008 alle 16:39 |
sei mitico.
Non vedo l’ora di venire a Bolzano e vederti in faccia.
Z
14 aprile 2008 alle 17:17 |
mi piace l’idea di oscar che da solo mette su un mercato… :)))
(domenica hanno fatto una bella puntata di report sulla produzione agricola l’hai vista?)
14 aprile 2008 alle 17:42 |
Oscar, ma te a quanto li vendi i rapanelli al mazzo? Sei onesto o ti chiamano “IL CARTIER DEL RAPANELLO”??
Da domani Zecche è in esilio , per entrare nei blog Padani avra’ bisogno di una speciale licenza e cambiare il suo cognome in BRAMBILLA!
Sei un MITO
14 aprile 2008 alle 18:02 |
In un certo senso forse Mario Venexian l’ha capito…forse… chissà ma sono certo che a lei sarebbero piaciuti i tuoi rapanelli
14 aprile 2008 alle 21:14 |
Ma che bellini che siete. Oggi ho molta voglia di emigrare, posso rifugiarmi tra i rapanelli?
14 aprile 2008 alle 21:47 |
Io il post l’ho letto tutto, ma alla fine la mia attenzione è tornata su un particolare: coca cola e ghiacciolo alla menta? Bleah.
14 aprile 2008 alle 21:59 |
Originale il tuo blog…grazie per le lezioni di agricoltura…
io ho votato …e tu? sei anarchico…davvero? …però …credi in Dio?…
che curiosa che sono…ciao, passa a lasciarmi un salutino di tanto in
tanto saluti…da Stella
14 aprile 2008 alle 22:44 |
che belli tutti insieme, mi sono vista le foto, la iso e la xeena sono proprio carine, e pure tu dai! :I Quei rapanelli rossi sono fantastici…ma mi sa che in italia di rossi ci sono rimasti solo i rapanelli!! 🙂
14 aprile 2008 alle 23:13 |
FRANCESCA: il guaio è che di rapanelli ce ne sono anche di bianchi, e pure di neri, guarda
https://oscarferrari.wordpress.com/2007/09/28/e-questa-che-roba-e/
STELLADELSUD: vengo volentieri a vedere, mi piacciono tantissimo i blog del sud, in fin dei conti sono un sudtirolese. No, non credo i Dio, preferisco tenermi il piacere della sorpresa
ALIANORAH: è che voi donne continuate a tenervi il mito di Clunei e non capite che sono meglio io, che vado a birra e rapanelli
BRIGIDA: hai visto anche le bambine allora, non credo che guardando me “carino” sia la parola più appropriata
HIC: certo che lo sa, ma Mario non ha mai dato una valenza “sociale” al suo gesto, cosa che apprezzo senz´altro.
WOOD: uno e trenta un mazzo da sette, più o meno mezzo chilo netto, spesso anche molto di più
AGHOST: ormai è una tradizione consolidata da almeno 5 anni, ma forse già al prossimo sabato viene anche il mio Alkoholisches Freund a farmi compagnia con i suoi asparagi di Terlano
ZECCHE: se vuoi ne posso parlare con un circolo culturale in zona
SALVATORE: altro che poca, erano 240 mazzi, ce ne vuole di tempo per tirarli su
BAKUNIN: eh, l´hai capito. Peccato che alle amministrative non possano votare i laivesotti all´estero
15 aprile 2008 alle 21:59 |
Per tutte le ragazze ospiti di questo blog: é vero, George Clooney :”wat eelse?”é stato a S.Giacomo , ed é vero che la Xeena abita di fronte al “Bar del Campo” dove il nostro George ha mangiato un giaggiolo alla menta e ha bevuto una Coca Cola (con caffeina) per rinfrescarsi, perché era in giro in moto, e era accaldato! Io avendo avuto una piccola piscina, la Xeena ancora piú piccolina, per il George un posto ci sarebbe sempre stato, vero?
16 aprile 2008 alle 05:45 |
@Iso qualsiasi cosa pere quell’uomo, il nostro naso non ha funzionato bisognava fiutare testosterone quel giorno…un uomo cosí e cosí vicinooooo non me lo ricordateeeee!!!!! George torna a San Giacomo ti aspettiamo 😉
16 aprile 2008 alle 09:30 |
Ma perchè mazzi da sette? Mi sembra un numero così difficile da spartire. O forse sette è considerata la quantità modica per uso individuale?
18 aprile 2008 alle 20:39 |
[…] link utile potrebbe essere quello ai rapanelli di Oscar ferrari… nessuno è mai rimasto deluso. Pubblicato da brigidafraioli Inserito […]
25 aprile 2008 alle 23:29 |
[…] mattino era già occupato per la raccolta della verdura destinata all´Einsamer Leiferer Bauernmarkt, mica potevo lasciare i laivesotti a secco di rapanelli, festivo o non festivo mi sarei fottuto le […]
29 aprile 2008 alle 11:40 |
[…] ho passato una bella serata con bella gente, e ho anche fatto il pieno di rapanelli. Ci voleva proprio. In più volevano presentarmi/affibiarmi un certo silvano che dicono fa 13 […]
13 febbraio 2012 alle 14:02 |
Simpatico questo blog in cui mi sono imbattuto per caso. Volevo chiedere un consiglio. Ho visto che si parlava di finferli. Qualcuno mi suggerisce una buona ricetta per cucinarli? Io sono on svezia (sono per meta’ svedese) e qui ne siao ghiotti, ma mi pare che qui manchiamo di fantasia , si fanno sempre e solo saltati in padella con il burro. Vorrei qualcosa di diverso, avete qualche sugerimento?
Grazie e saluti da Stoccolma