GRILLO, MA TOCCA PROPRIO A ME DIRTELO?

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La domenica non succede mai un granchè, anche il campionato di calcio, con 20 squadre in serie A, non è più interessante come una volta, in fin dei conti di come è finita Empoli-Reggina a chi vuoi che gliene freghi qualcosa?

Quindi la notizia del giorno diventa il fatto che Beppe Grillo ha deciso di lanciare un franciaising dei mitap del suo blog che, se si tramuteranno in liste civiche per le prossime elezioni amministrative, avranno la sua benedizione e relativa certificazione di trasparenza. Niente di male, in fondo lo spirito del V-Day viene rispettato, anche per quanto riguarda i primi requisiti per ottenere il marchio beppegrillo.it, ampiamente riportati dalla stampa senza che nessuno abbia fatto notare qualche piccola incongruenza. No problem, ci penso io:

Requisito n.1 – essere incensurati.

Beppe, leggiti  il Decreto Legislativo del 18 Agosto 2000 n. 267, Titolo III, Capo II, art. 58,  scoprirai che la legge elettorale degli enti locali prevede già la non eleggibilità delle persone condannate per reati  gravi. A meno che tu non voglia escludere dal voto passivo anche i neocriminali pizzicati dall´etilometro, nel migliore dei casi hai scoperto l´acqua calda.

Requisito n.2 – non essere iscritti ai partiti

Beppe, su nessun documento personale (patente, carta d´identità, tessera sanitaria, passaporto) viene indicato se il titolare è iscritto o meno a qualche partito politico. Quindi, per concedere il tuo marchio di qualità a chi lo richiedesse, è giocoforza pretendere che tutti i partiti ti forniscano di loro spontanea volontà le liste dei loro iscritti. Beppe, te lo dico già subito, noi del Partito per Tutti la lista non te la diamo.

Scusa Beppe, ma questa volta un vaffanculo (amichevole, s´intende) te lo meriti proprio

p.s.  l´articolo 58 della legge linkata lo trovate anche nel commento n.5 a questo post

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32 Risposte to “GRILLO, MA TOCCA PROPRIO A ME DIRTELO?”

  1. Lune :D Says:

    ah, mi piace questa voce critica! 🙂

  2. nonsonounacommessa Says:

    Beh.. mi si sono illusa nel credere che lui non fosse così.. e invece.. qui c’è trippa per gatti.. perdincibacco ho cappellato!
    baci

  3. nonsonounacommessa Says:

    Ah dimenticavo, fra le foglie di fico fai la tua porca figura eh..

  4. Artemisia65 Says:

    beh commessa mia, una volta che si trovava, la foglia di fico la poteva usare x un ritratto adamitico hihihi
    concordo con te oscar, in tutto e x tutto 🙂

  5. Oscar Ferrari Says:

    PER COMODITÀ VI COPIO QUI L´ARTICOLO DELLA LEGGE CITATA NEL POST.
    Articolo 58
    Cause ostative alla candidatura

    1. Non possono essere candidati alle elezioni provinciali, comunali e circoscrizionali e non possono comunque ricoprire le cariche di presidente della provincia, sindaco, assessore e consigliere provinciale e comunale, presidente e componente del consiglio circoscrizionale, presidente e componente del consiglio di amministrazione dei consorzi, presidente e componente dei consigli e delle giunte delle unioni di comuni, consigliere di amministrazione e presidente delle aziende speciali e delle istituzioni di cui all’articolo 114, presidente e componente degli organi delle comunita’ montane:
    a) coloro che hanno riportato condanna definitiva per il delitto previsto dall’articolo 416-bis del codice penale o per il delitto di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope di cui all’articolo 74 del testo unico approvato con D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, o per un delitto di cui all’articolo 7 del citato testo unico, concernente la produzione o il traffico di dette sostanze, o per un delitto concernente la fabbricazione, l’importazione, l’esportazione, la vendita o cessione, nonche’, nei casi in cui sia inflitta la pena della reclusione non inferiore ad un anno, il porto, il trasporto e la detenzione di armi, munizioni o materie esplodenti, o per il delitto di favoreggiamento personale o reale commesso in relazione a taluno dei predetti reati;
    b) coloro che hanno riportato condanna definitiva per i delitti previsti dagli articoli 314 (peculato), 316 (peculato mediante profitto dell’errore altrui), 316-bis (malversazione a danno dello Stato), 317 (concussione), 318 (corruzione per un atto d’ufficio), 319 (corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio), 319-ter (corruzione in atti giudiziari), 320 (corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio) del codice penale;
    c) coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva alla pena della reclusione complessivamente superiore a sei mesi per uno o piu’ delitti commessi con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione o a un pubblico servizio diversi da quelli indicati nella lettera b);
    d) coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva ad una pena non inferiore a due anni di reclusione per delitto non colposo;
    e) coloro nei cui confronti il tribunale ha applicato, con provvedimento definitivo, una misura di prevenzione, in quanto indiziati di appartenere ad una delle associazioni di cui all’articolo 1 della legge 31 maggio 1965, n. 575, come sostituito dall’articolo 13 della legge 13 settembre 1982, n. 646.

    2. Per tutti gli effetti disciplinati dal presente articolo e dall’articolo 59 la sentenza prevista dall’articolo 444 del codice di procedura penale e’ equiparata a condanna.

    3. Le disposizioni previste dal comma 1 si applicano a qualsiasi altro incarico con riferimento al quale l’elezione o la nomina e’ di competenza:
    a) del consiglio provinciale, comunale o circoscrizionale;
    b) della giunta provinciale o del presidente, della giunta comunale o del sindaco, di assessori provinciali o comunali.

    4. L’eventuale elezione o nomina di coloro che si trovano nelle condizioni di cui al comma 1 e’ nulla. L’organo che ha provveduto alla nomina o alla convalida dell’elezione e’ tenuto a revocare il relativo provvedimento non appena venuto a conoscenza dell’esistenza delle condizioni stesse.

    5. Le disposizioni previste dai commi precedenti non si applicano nei confronti di chi e’ stato condannato con sentenza passata in giudicato o di chi e’ stato sottoposto a misura di prevenzione con provvedimento definitivo, se e’ concessa la riabilitazione ai sensi dell’articolo 179 del codice penale o dell’articolo 15 della legge 3 agosto 1988. n. 327.

  6. Vittorio Says:

    Scusate, ma non ho capito quale sia il problema.
    Penso che un po si tratti di un generale malinteso che colpisce un po tutta la stampa e i giornali. In qualche caso voluto e in altri forse no.
    Cioé qua non si tratta di “scoprire l´acqua calda” come dici tu caro Oscar.
    E nenche di pubblicare l´articolo della legge sopracitata.
    Si tratta invece molto piú semplicemente di requisiti che chi fará le liste civiche deve avere. Punto e basta. Poi possiamo parlare fino a domani di questo e di quello. Ma si tratta solo di inutili chiacchiere.
    Meglio invece discutere dei contenuti, delle idee, dell´essere daccordo o meno con il fatto che una fetta di popolazione ha deciso di formare delle liste civiche per mandare a casa politici condannati che ci governano.
    Che male c´e´in tutto questo?

  7. Luca Marcon Says:

    Copio dal muro un interessante (a dir poco!) pezzo di Gabriele Luttazzi su Giuseppe, alias Beppe, Grillo.

    Su Beppe Grillo ho tutta una serie di riserve che riguardano il cosa e il come. Spunti per una riflessione, niente di più: Grillo è ormai un tesoro nazionale come ( fatevi da soli il paragone: è la “democrazia dal basso” ) e a caval donato non si guarda in bocca. Certo non mi auguro che finisca come Benigni, a declamare Dante in braccio a Mastella. ( Il Benigni di vent’anni fa si sarebbe fatto prendere in braccio da Mastella solo per pisciargli addosso. E una volta l’ha fatto! Bei tempi.) AVVERTENZA AI FIGLI DI BUONA DONNA I figli di buona donna che allignano nei bassifondi della repubblica mediatica saranno tentati di strumentalizzare questo post ( ” LUTTAZZI CONTRO GRILLO ” ) per dare addosso in modo becero a Beppe, come hanno già fatto inventandosi l’insulto a Marco Biagi durante il V-day. L’alternativa è che me ne stia zitto per evitare l’ennesimo circo: ma dovete ammettere che il tema è troppo interessante; e tacere sarebbe, in fondo, come subire il ricatto dei figli di buona donna. Ho aspettato tre giorni, così almeno ho evitato il rendez-vous immediato. ( L’informazione all’italiana prevede infatti: giorno uno, la notizia; giorno due, la polemica; giorno tre, i commenti sulla polemica; giorno quattro: parlare d’altro. E invece eccomi qua. ) Se questa precauzione non dovesse bastare, vorrà dire che chi ne approfitterà finirà dritto dritto in uno speciale elenco dei bastardi che mi stanno sulle palle. ( Sul quaderno apposito ho già scritto ” volume uno “. ) IL COSA In soldoni, la proposta di legge per cui Grillo ha raccolto 300mila firme mi sembra che faccia acqua da tutte le parti. Primo, perchè un parlamentare con più di due legislature è una persona la cui esperienza può fare del bene al Paese. Pensiamo a gente del calibro di Berlinguer o di Pertini ( talenti che non ci sono più, ma questo è un problema che non risolvi con una legge, ci vorrebbe il voodoo ). Grillo li manderebbe a casa dopo due legislature, in automatico. Perchè “i politici sono nostri dipendenti.” Le accuse di populismo che gli vengono rivolte sono qui fondatissime, specie quando le rigetta usando non argomenti che entrino nel merito, ma lo sfottò, che è sempre reazionario. ( “Gli intellettuali con il cuore a sinistra e il portafoglio a destra hanno evocato il qualunquismo, il populismo, la demagogia, uno con la barba ha anche citato, lui può farlo, Aristofane, per spiegare il V-day. ” Non è “uno con la barba”: è il sindaco di Venezia Massimo Cacciari, filosofo, che ha espresso civilmente il suo parere contrario, argomentando. ) Due, perchè chi è condannato in primo e secondo grado non lo è ancora in modo definitivo. In Italia i gradi di giudizio sono tre. Il problema da risolvere è la lentezza della giustizia. I magistrati devono avere più mezzi, tutto qui. ( “Tutto qui” è ovviamente l’understatement del secolo. ) C, perchè poter esprimere la preferenza per il candidato ha dei pro e dei contro che si bilanciano ( come capita nel modo attuale ). In passato, ad esempio, poter esprimere la preferenza non ha impedito ai partiti di far eleggere chi volevano ( collegi preferenziali eccetera ) . Nè ha impedito alla gente di scegliere, col voto di preferenza, degli autentici filibustieri. L’illusione alimentata da Grillo è che una legge possa risolvere la pochezza umana. Questa è demagogia. Ma non è solo il cosa. E’ soprattutto IL COME. Un esempio: dato che Di Pietro ha aderito alla sua iniziativa, Grillo ha detto:-Di Pietro è uno per bene.- Brrrr. Quindi chi non la pensa come Grillo non lo è? Populismo. L’anno scorso, a Padova, gli “amici di Grillo” avevano riempito il palazzetto dove avrei fatto il mio monologo con volantini WANTED che mostravano la foto dei politici condannati. Li ho fatti togliere spiegandone la demagogia: gli amici di Grillo puri e buoni contro i nemici cattivi. Quando arriva Django? Lenny Bruce sosteneva, a ragione, che chi fa satira non è migliore dei suoi bersagli. Se parli alla pancia, certo che riempi le piazze, ma non è “democrazia dal basso”: al massimo è flash-mobbing. AMBIGUITA’ Grillo si guarda bene dallo sciogliere la sua ambiguità di fondo: che non è quella di fare politica ( satira e teatro sono politici da sempre, anche se oggi c’è bisogno di scomodare Luciano Canfora per ricordarcelo ) ( -Canforaaaaa!- ), ma quella di ergersi a leader di un movimento politico volendo continuare a fare satira. E’ un passo che Dario Fo non ha mai fatto. La satira è contro il potere. Contro ogni potere, anche quello della satira. La logica del potere è il numero. Uno smette di fare satira quando si fa forte del numero di chi lo segue. Grillo il problema manco se lo pone. ( La demagogia è naif. Lo sa bene Bossi, che ieri gli ha pure dato dell’esagerato: perchè una cosa sono i fucili, una cosa ben diversa è il vaffanculo. ) Scegli, Beppe! Magari nascesse ufficialmente il tuo partito! I tuoi spettacoli diventerebbero a tutti gli effetti dei comizi politici e nessuno dei tuoi fan dovrebbe più pagare il biglietto d’ingresso. Oooops! – I partiti sono il cancro della democrazia.- dice Grillo, servendosi di una cavolata demagogica che era già classica all’epoca di Guglielmo Giannini. Come quell’altra, secondo cui ” in Italia nulla è cambiato dall’8 settembre del 1943 “. Ma va’ là! Adesso Grillo esalta la democrazia di internet con la stessa foga con cui dieci anni fa sul palco spaccava un computer con una mazza per opporsi alla nuova schiavitù moderna inventata da Gates. La gente applaudiva estasiata allora, così come applaude estasiata ora. Si applaude l’enfasi. Il marketing di Grillo ha successo perchè individua un bisogno profondo: quello dell’agire collettivo. Senza la dimensione collettiva, negata oggi dallo Stato e dal mercato, l’individuo resta indifeso, perde i suoi diritti, non può più essere rappresentato, viene manipolato. E’ questo il grido disperato che nessuno ascolta. La soluzione ai problemi sociali, economici e culturali del nostro Paese può essere solo collettiva. A quel punto diventerebbe semplice, anche per Grillo, dire:- Non sono il vostro leader. Pensate col vostro cervello. Siate voi il cambiamento che volete vedere nel mondo.-

  8. Kijio Says:

    @ Oscar
    che esistano una serie di leggi che giustamente impediscano a chi ha commesso crimini di agire nella sfera pubblica la sapevo da un pezzo, il problema e’ che come al solito la “gente di potere” aggira gli ostacoli.
    Temo che tu faccia confusione nella forma e non nel merito.
    Il non essere iscritto a nessun partito non puo’ essere verificato, ma sta alla persona che si presenta avere la coscienza pulita prima che qualcuno lo sputtani. Io ad esempio sai perfettamente che sono apartitico, pero’ a casa mi e’ arrivata la tessera dei ds e della margherita, gli ho spedito una lettera (grazie, ma la prossima volta la tessera fatela piu’ morbida, avrebbe maggior utilita’!).
    Non condivido diverse cose di quello che dice grillo, ma sono curioso di vedere cosa combinera’. Se la sua azione permettera’ il cambiamento in positivo, anche se di poco, della politica italiana, per me e’ il benvenuto. Ancora non ha fatto danni (a mio modo di vedere), ma solo ha fatto riflettere molte persone (aspetto molto positivo) stiamo a vedere. Io stesso, che trovo antipatico prodi quanto berlusconi credevo che questo governo fosse incompetente, ma speravo di sbagliarmi ed ero pronto a ricredermi, spero tu non abbia la mia stessa preveggenza con grillo …

  9. brigidafraioli Says:

    Allora: Io non credo che il movimento di Grillo avrà successo, non credo che le liste andranno in porto e non credo che Grillo sia il portatore del verbo, perchè pure lui c’ha le sue grandi incoerenze.

    Però la cosa importante è che alla politica contemporanea (ormai arrivata alla frutta) cominci a stringersi lo sfintere dalla paura di perdere lepoltrone.

    Quello che vorrei è che finalmente i mestieranti della politica capissero che lavorano per qualcuno e non per i loro sogni di gloria.

    Mi piace che la gente si indigni e manifesti quando c’è da indignarsi e manifestare e non se ne stia rasseganta a casa a dire che tanto non cambierà mai niente.

    Da qualche parte bisogna cominciare e Grillo per cominciare va bene.

    Io non ho partecipato al VDay, ma mi va bene che ci sia stato!

  10. l3g3nd4ryf0x Says:

    Ho già scritto abbastanza nel mio post su http://volpe.wordpress.com/, dove, sostanzialmente, concordo con quanto dici.

    @oscarferrari: scusa ma il tuo commento non è apparso subito perché “doveva essere approvato”, ho aggiornato le impostazioni del mio blog in modo da non dover fare sempre il “censore”.

    Ciao.

  11. Warp9 Says:

    Quoto Brigida.
    L’unica cosa sulla quale, purtroppo, nutro molta sfiducia è il livello di indignazione degli italiani.
    Come dice Marco Paolini in un suo spettacolo: “A noi italiani l’indignazione dura quanto l’orgasmo, poi ci viene sonno.”.

  12. Antonio Vergara Says:

    io invece penso che grillo avrà un discreto successo. quanto durerà questo non saprei dirlo.

  13. Andrea Opletal Says:

    io spero solo che qualcosa cambi …. !

  14. La guressa Says:

    per il momento non mi esprimo in proposito. Vediamo.

  15. Pasquale Says:

    Amico, Grillo ti indica la luna e tu guardi il dito!

    Guarda in anteprima il logo di Grillo:

    Beppe Grillo in politica con le liste civiche.

  16. Aleyakke Says:

    All’amico Beppe gli riuscì con “Te la do io l’America” di sfondare quel diaframma che lo teneva al di qua della sua smisurata ambizione e da lì alla successiva e plateale denuncia delle malefatte dell’utopistico messaggio craxiano: c’è nutella per tutti, non fate la ressa, appena raggiungiamo il fondo ci disperdiamo come soffioni al vento”.

    Insomma io con Beppe c’ho solo giocato a pallone in piazzetta, ora lui ha una dimora degna di Beverly hill ai Piani d’Invrea sopra Varazze.

    Fosse per me non ci sarebbero doppi servizi, chi ce l’ha dovrebbe lasciarne usare uno ai vicini.

    Aley

  17. flyover Says:

    Non sono completamente d’accordo sul fatto che l’esperienza a palazzo chigi sia uno statis importante per la conduzione di un paese. Per me il discorso della gerontocrazia, della politica e del sistema giuridico antiquati è di doppia importanza.
    Preferisco una guida contemporanea, giovane, flessibile e agile nell’economia e nel diritto internazionale, che due vecchi cattolici che si sfidano a colpi di troiate.
    PEr questo il doppio mandato è una proposta a mio dire da approvare.

  18. Oscar Ferrari Says:

    Grazie a tutti per i commenti, non so da dove iniziare a rispondere e quindi rimando tutto a stanotte (il lavoro mi chiama e le ore di sole sono sempre meno).

  19. enrico/babilonia Says:

    Oscar for president
    In effeti hai ragione eccome. A Brigida vorrei solo dire che anche io spero che alla politica contemporanea cominci a stringersi lo sfintere, visto che (mi si permetta) il nostro ormai è andato da tempo. Impossibili eventuali chirurgie plastiche. E poi ci vogliono novità, ma vere e serie. Di comici ne abbiamo già assai a Roma.

  20. s3ldon Says:

    io penso che i prerequisiti di cui parla grillo oltre a quelli citati siano anche di tipo programmatico. Penso che chi si candiderà con la lista civica da lui sponsorizzata dovrà avere un programma basato su certi temi precisi tipo ambiente,tecnologia e altro.

  21. JOe Says:

    p.s. ma se vai su google le trovi le liste degli iscritti….

  22. mediterraneodiving Says:

    Prima di leggere il tuo post avevo proposto a Erika di aprire un nuovo blog “Vaffanculo Beppe Grillo !!!”
    E’ facile predicare bene … ma mi sa tanto che è più facile razzolare male
    A parte queste ultime stronzate in cui si è cimentato, vorrei fargli una domanda … “ma quando esordisci con le tue prediche ambientaliste, hai idea di quanto inquina il mare il tuo megaYacht ???”

    Ciao Oscar

  23. mimhe Says:

    bè… perchè non dovrebbe funzionare il caro Grillo in un parlamento dove si siedono i vari Riva, la Carlucci e la Zanicchi?

  24. annarellix Says:

    Grillo credo rappresenti un malcontento di pancia. Puo’ coalizzare chi non si sente rappresentato in alcun modo. Sulla questione delle liste civiche sono perplessa: e’ proprio necessario che ci sia un bollino blu e la benedizione di un guru ?
    Rimpiango molto movimenti come la Rete o i comitati Prodi (“se non Prodi nn godi” Cuore style) :/

  25. Oscar Ferrari Says:

    Molte cose di Grillo mi piacciono, ma molte no. Non mi piace ad esempio questa sua pretesa di mandare avanti gli altri senza sporcarsi le mani in prima persona, se crede veramente in quello che dice si candidi a Sindaco di Genova (o di qualche altra città dove si terranno elezioni prossimamente), tanto per fare un esempio.
    E poi sulla questione dei requisiti è fin troppo evidente che ha parlato a vanvera, senza essersi sufficientemente documentato. Mi sorprende infine (ma neanche tanto) che nessuno sulla stampa abbia accennato all´esistenza della legge che ho citato

  26. JOe Says:

    concordo con la BRIGIDA.
    per me l’unica cosa x cui vale Grillo è che fa parlare/informa/tira fuori cose. e la gente la smette di stare lì imbauccata. però dovrebbe fermarsi lì (il beppe intendo)
    Purtroppo secondo me anche MARCO PAOLINI ha sempre ragione..sigh..
    inoltre la maggior parte degli italiani da bravi pecoroni hanno bisogno di fare i pecoroni e di un “pastore” da seguire. Non riescono a prendere quel che serve e ragionare con la loro propria testa e trasformare la loro indignazione in qualcosa di produttivo, devono sempre fare le cose in massa con un “”guru”” un passo avanti a loro…..Grillo o Bossi o Vasco o Bob Dylan, non importa. L’importante è essere nel mucchio e dire “io c’ero” e magari ci scappa anche un “ciao mamma” alle telecamere…

    chi vivrà vedrà

    mi spiace per tutti i miei fans che già aspettavano il mio trionfo…ma al liceo ho rubato il righello alla mia compagna di banco e la merenda a una secchiona, in + sono la fondatrice del partito del rutto libero.
    ^______^

  27. xeena Says:

    Non mi piace piu´non e´piu´quello di una volta.

  28. Kijio Says:

    @ JOe
    sei veramenete bastard inside! altro che fans, voglio la tessera del tuo partito … poi mi dai protezione? hahaahhaha

  29. La JOe Says:

    @ kijio..hihi! eh…anni e anni di duri allenamenti e preparazione spirituale…
    grazie :blush: 😀
    certo che puoi unirti al partito, la buona Causa è aperta a tutti. seppur non tutti sono idonei per la Causa. sembra facile ma non lo è.
    ora non vorrei invadere il blog di oscar con questi miei discorsi seri e profondi. ma un giorno ti illuminerò.
    *grazie.. di sti giorni non avevo idee per un post demenzial-andante*
    😉

  30. Oscar Ferrari Says:

    JOE, ma invadi pure, magari tra un po´ uniamo il PPT e il PRL e ci facciamo le primarie. Anche se sarà un po´ dura trovare delle direttrici ospedaliere disposte a concedersi

  31. Miguel Says:

    Io dico solo una cosa: dopo il V-Day si criticava la proposta di Grillo di vietare l’eleggibilità dei condannati anche in primo grado dicendo che si andava a influire sulla libertà di un cittadino, ora si dice che nelle comunali questo divieto c’è già..Bè quanto meno c’è una differenza nei due regolamenti, no??..Grillo l’ha fatta saltare fuori!

  32. GRILLO, TUTTO QUA? « Oscar Ferrari. il blog Says:

    […] (e anche le grandi persone) sono la conseguenza di parti lunghi, difficili e travagliati. Infatti sui requisiti non v´è molto in più da commentare rispetto al 16 settembre, non ci sono novità straordinarie che giustifichino il tempo che c´ha fatto attendere, […]

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