Ci sono in giro discussioni su come si debba scrivere sui blog. A qualcuno danno un fastidio cane i xkè, i +ttosto, i -male mutuati dal linguaggio SMS, altri hanno messo su una campagna con tanto di banner “l´italiano non è un´opinione“, volta a promuovere l´uso corretto della lingua di Dante nella blogosfera.
A me personalmente di queste cose frega pochissimo, che uno scriva come gli pare, sia sui post che nei commenti, l´importante è che si faccia capire, sempre che lo voglia. E poi sinceramente non ho proprio voglia di riempire il mio blog di banner, per cui non aderisco mai a campagne contro o a favore di questa o di quell´altra cosa, a concorsi di bellezza bloggarola, faccio eccezione per le catene nella quali ogni tanto mi incatena (scusate, anzi no) la nonsonounasconnessa.
E ancora, non mi va di vietare niente, mi piace casomai segnalare qualcosa che mi piace, come il vezzo di scrivere l´inglese come si pronuncia, un´abitudine che ho cominciato a prendere frequentando il Muro di Radio Tandem, quando (si era era ancora agli albori), con cicciobomba e il vecio, si parlava di andare a Sciarm per concedersi un uic end in stile ghei praid, ed esibirsi in un trenino sulla spiaggia al suono dei Villag pipol con la mitica aiemsiem, ma andava benissimo anche taindev lov dei Depesc mod.
Certo che magari forse, se si affrontano temi più impegnativi quali la riforma del uelfer, la crisi del meid in itali, o lo slov fuding…
Tag: bloggare, FERRARI, OSCAR, Oscar Ferrari, radio tandem, SCARTI, TEORIE
3 agosto 2007 alle 17:53 |
😀
L’hai detto, l’importante è che si faccia capire (il che presume lo scrivere correttamente).
C’è modo e modo di usare abbreviazioni, termini inglesi e pronunce all’italiana e questo post ne è l’esempio (positivo).
Neanche io sono per l’integralismo linguistico e non vieto assolutamente niente, faccio solo notare che la nostra bellissima lingua viene stuprata tutti i giorni e che questo mi fa girare le palle, tutto qui.
Poi, ognuno può pensarla come vuole. 🙂
Peace, Love & Happiness.
E buone vacanze… 🙂
3 agosto 2007 alle 19:52 |
oh finalmente un po’ di musichetta..mi piace sciulla ste o scilla go!!!! Yeah!!!
abbasso la neo lingua e la restrizione del vocabolario già profetizzata da Orwell nel millenovecentottantaquattro!!!
3 agosto 2007 alle 21:55 |
Interessante questo dibattito sulla lingua. In ogni caso il blog ormai è superato sostituito dal microblogging. 140 caratteri per esprimersi.
A proposito: ho attivato un microblog dedicato a Laives-Leifers all’indirizzo:
http://jaiku.com/channel/laivesleifers
Partecipate numerosi.
Intanto carico gli RSS del comune, di Apriti Sangia e del grande Oscar
3 agosto 2007 alle 23:34 |
Io sono meno tollerante di te. Odio quelli che usano le parole inglesi quando si sta facendo un discorso in italiano e non c’entrano proprio una mazza. Però questo tuo post mi ha fatto morire dal ridere.
4 agosto 2007 alle 01:08 |
mi non so però me sta sui coioni quelli che non iè boni de scrivere in itagliano.
cerchiamo na volta per tutte de rivalorizzare la nostra fantastica lingua.
chi scrive correttamente per me è occhèi
4 agosto 2007 alle 01:33 |
WARP, io penso che la nostra bellissima lingua sia diventata tale anche per aver metabolizzato eresie che però poi si sono trasformate in ricchezze, e magari questo non riguarda solo la lingua, ma gli italiani in genere. Per le vacanze, perima di novermbre, l´argomento è aut
HIC, come si fa ad abbassare la neolingua?
ALFREDO, vengo a vedere, sono curioso di come riesci a mettere insieme 160 caratteri, magari anche in contrasto tra loro
SIGNOR PONZA, non ti curar di loro…
VICARIO, a buon intenditor, non si guarda in bocca
4 agosto 2007 alle 13:22 |
@ Oscar
i clash sono troppo forti …
Ma a parte questo non mi piacciono le persone che parlano male … del tipo “sono andato a fare un wikend molto fascion a cortina anche se oramai non e’ piu’ trendi, ho visto un sacco di topmanagers coi loro laptopZ e cellularS molto ighttecs, sempre all-time full … ”
sentir parlare in questo modo non e’ piacevole, ma addirittura vederlo scritto .. mi sembra un’esagerazione.
Tutti devono essere liberi di esprimere le proprie idee qualsiasi esse siano e come si preferisce (escluso la violenza ovviamente!).
Sono convinto che le diversita’ sono ricchezze, ma talvolta la ricchezza sta proprio nel conoscerle ed evitarle.
4 agosto 2007 alle 13:52 |
KIJIO, ottimo, ma secondo me i discorsi che hai citato vengono resi ancora più ridicoli quando vengono trasportati in scrittura con questo metodo, che ne pensi?
4 agosto 2007 alle 14:08 |
@Oscar: sicuramente le contaminazioni e le eresie prima o poi vengono metabolizzate.
Ma si tratta a volte di un termine, a volte di una parola.
A me non va giù la violenza sistematica e lo scrivere sgrammaticato o abbreviato solo perchè “è trendy da matti”.
Ti invito a leggere questo articolo di Gramellini che trovo descriva bene il mio timore (scusa per il link che sicuramente sborderà).
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/grubrica.asp?ID_blog=41&ID_articolo=299&ID_sezione=56&sezione=
Poi, come esempio di quello che non voglio diventi la nostra lingua, ti faccio notare il commento numero numero 75 del post di csnf sui Tokio Hotel.
Come ho già avuto modo di commentare, ho sudato per leggerlo tutto e neanche dopo un pintone di barbera la testa mi gira così forte !!!
Si trova qui
http://chissenefrega.wordpress.com/2007/07/11/tokio-hotel-vs-bidone-della-spazzatura
Sono convinto che sarai d’accordo con me nel dire che così è davvero troppo.
4 agosto 2007 alle 19:51 |
Mah!
Io francamente mal sopporto questo modo di scrivere, però, non amando le imposizioni e la censura, tollero…
Si, il rischio di una metabolizzazione dell’eresia c’è, e non mi piace per niente.
[OT] Warp9, ho frequentato il tuo flashforum se sei tu 😉 [/OT]
4 agosto 2007 alle 21:32 |
[OT]Se era warp9.it allora sì, sono io. -)
Il forum si è evoluto e ingrandito (wave9.it), le attività nella vita cambiano e ora altri amici gestiscono la baracca.
Io ci collaboro ancora, ma purtroppo in maniera molto più saltuaria. [/OT]
5 agosto 2007 alle 23:49 |
ma non c’è solo l’inglesismo italianizzato
è una storia vera: c’erano una volta nascosti sulle navi che arrivavano in porto a Genova quelli che ora sono extracomunitari, inevitabilmente sorpresi nelle stive esordivano con: “io habib, habib” …amico…
qualcuno rimaneva nell’immenso porto nascosto e a volte veniva persino chiamato per fare il “camallo” (scaricatore) e alla “chiamata” gli si offriva un lavoro (i permessi di soggiorno erano da venire): “gabibbo”.
Venivano pagati alla giornata e tornavano nell’angiporto ma alla stregua di “terrone” gabibbo aveva lo stesso significato.
Ecco la vera storia del Gabibbo di Striscia.
ciao
Alex
6 agosto 2007 alle 09:49 |
…”S’io fui del primo dubbio disvestito
per le sorrise parolette brevi,
dentro ad un nuovo più fu’ inretito”
…”La gloria di colui che tutto move
per l’universo penetra, e risplende
in una parte più e meno altrove.”
6 agosto 2007 alle 10:21 |
l’importante è farsi capire, sempre
pis end lov
6 agosto 2007 alle 12:02 |
non conosco nessuno che scriva “inglitaliano” bene quanto te…
6 agosto 2007 alle 12:30 |
@ Oscar
concordo ma aggiungo che il massimo si raggiunge quando i “termini alla moda” vengono usati per dire scemate alla televisione o sui giornali. Ecco si raggiunge il massimo!
Hai presente “l’autostrada killer colpisce senza pieta’ i giovani trendy della riviera: ben 10 multe per sosta vietata nell’autogrill di bologna nella zona andicappati!”.
Io di questi titoli sulle bacheche dei giornalai ne trovo un sacco!
6 agosto 2007 alle 12:32 |
@ gure
sono senza parole:”sti’chezzzzzzz!”
6 agosto 2007 alle 12:35 |
@Kijo: non é mica farina del mio sacco! È Dante!!!
6 agosto 2007 alle 13:02 |
@OSCAR: le foto le hai tu, attendiamo con ansia nuovo post!
6 agosto 2007 alle 14:05 |
ho vagato un po’ per i siti dei vari commentatori e mi son trovato davanti un banner ( come lo chiami in italiano banner? banner ! o facciamo come i francesi e si inventiamo un termine italiano del tipo ” un etichetta elettronica”? ) che mi invita a salvaguardare l’italiano pero’ lo fa in inglese ( slow typing).
Qui leggo che si scambia Dante con la Guressa, mantengo la mia stima ad ambedue, ma,credetemi, sto perdendo la fiducia nel futuro.
6 agosto 2007 alle 14:16 |
@ZUPPA: ohhh, non é colpa mia… 🙂
6 agosto 2007 alle 15:16 |
WARP, ho letto il commento che hai indicato, niente di grave, si capisce che i Tokio Hotel sono il meglio e chi non li stima un invidioso ricoglionito
GURESSA, arrivo, con calma
ALEY, un inchino frontale, ricambierò l´eruduzione
ENRICO, evribadi olidei
KIJIO, non ti curar di loro…
BRIGIDA, col tedesco è più difficile, c´è più scvirigcheit
ZUPPA, mi associo a te e alla Guressa, che tra l´altro è orgogliosa di non essere dante ma prendente [brutta e vecchia questa (la battuta, non la Guressa)]
6 agosto 2007 alle 17:57 |
Dai che ti piace farti incatenare da me.. zu zu..
Stimato, baci.
6 agosto 2007 alle 18:10 |
@ Gura
il mio sti’chezz era per la citazione dotta … sono certo che tu puoi scrivere “molto di piu’ parecchio assai meglio” di dante.
n.b.
notare il mio G di Gura, contro il d .. di dante … a buon intenditor …
6 agosto 2007 alle 18:14 |
@signora ponza
“Io sono meno tollerante di te. Odio quelli che usano le parole inglesi quando si sta facendo un discorso in italiano e non c’entrano proprio una mazza. Però questo tuo – POST – mi ha fatto morire dal ridere.”
Non Le sembra un po’ incoerente? Avrebbe potuto scrivere:
Però questo tuo messaggio
Però questo tua posta
Però questo tua corrispondenza
6 agosto 2007 alle 18:18 |
@Zuppa
Banner significa bandiera
quindi invece di clickare sul banner
……si potrebbe cliccare sulla bandiera (scudo rettangolare, più lungo che largo, usato nel
XIV sec., soprattutto in Francia, ove era contrassegno
di sovrani e di grandi feudatari.)
7 agosto 2007 alle 10:04 |
non so se qualcuno prima di me l’ha scritto, ma tainted love è dei soft cell non dei depeche mode 😉
7 agosto 2007 alle 11:06 |
@Till: infatti! è che non volevo umiliarlo 🙂
7 agosto 2007 alle 15:07 |
@Oscar: vabbé, é vecchia ma sempre vera!
7 agosto 2007 alle 23:07 |
SCONNESSA, in effetti è così, per caso ho degli arretrati da smaltire?
TILL, pensa che fino ad oggi avrei scommesso che fosse dei depesc, ti devo almeno una birra
9 agosto 2007 alle 03:58 |
No non credo.. ma aspetta che finisce agosto poi.. te la faccio vedere io la catena sì.. ahahahahahhahahahhahahhahhah..
baciuni
9 agosto 2007 alle 10:07 |
ciao a tutti!
interessante questa discussione.
@ aloha warpone, vedo che ti dai alla crusca ;), non male come iniziativa… la farò girare.
9 agosto 2007 alle 10:56 |
[…] Qui un altro blog che tratta l’argomento: A qualcuno danno un fastidio cane i xkè, i +ttosto, i -male mutuati dal linguaggio SMS, altri hanno messo su una campagna con tanto di banner “l´italiano non è un´opinione“, volta a promuovere l´uso corretto della lingua di Dante nella blogosfera. […] […]
10 agosto 2007 alle 10:45 |
oh! ma ke kavolo volete????? io ho ottimo in ita…cmq guardate la vst di scrittura! raga siamo nel 2007!!!!!!!!!! ciao a ttt…
13 agosto 2007 alle 11:34 |
@Elenuccia: ottimo in italiano e scrivi sempre come in questo intervento? Naaaa…
E comunque, Во всяком случае, you will admit que si écris (ici, par exemple) είναι στη διαταγή κάνει για να σας διαβάσει, όχι; ¿Pero si utiliza las reglas todas las el tuyo, que entenderá a usted? Qualcuno, approssimativamente. Altri, fortunatamente. Altri, non di tutti. Und dann? Wenn jeder schrieb como el diablo desea, δεδομένου ότι θα κάναμε για να καταλάβουμε σε μας; Un certo orrore comune di regola fa quindi?
(forse l’italiano è un’opinione, ma se non ci mettiamo d’accordo su quale sia, come faremo a discutere del fatto che ognuno può scrivere come cavolo vuole?)